Di Battista perde le staffe dopo la morte di Armani

La scomparsa di Giorgio Armani e il post di Di Battista

La morte di Giorgio Armani ha generato commozione in tutto il mondo, celebrando l’eredità lasciata dal grande stilista italiano nel campo della moda e della cultura. Ma non tutti hanno scelto di rispettare il momento di dolore collettivo. Alessandro Di Battista, ex esponente del Movimento 5 Stelle e oggi scrittore, ha pubblicato su Facebook un post che ha sollevato fortissime polemiche.

Il contenuto del messaggio: Armani e Gaza messi a confronto

Nel suo intervento, Di Battista ha scritto: “Il 99% dei politici italiani ha commentato (esprimendo dolore e cordoglio) molto più la morte di uno stilista (morto a 91 anni dopo aver vissuto grazie al suo talento una bella vita) che un genocidio in atto a pochi km dalle nostre coste”. Dibba ha poi aggiunto un passaggio molto crudo: “Ieri i terroristi israeliani hanno ucciso due donne incinta. L’immagine dei feti estratti dal ventre delle due mamme palestinesi non riesco a togliermela dalla testa. È l’immagine dell’occidente ipocrita, vigliacco e complice in genocidio”.

La promozione del suo libro e le accuse di opportunismo

In coda al post, Di Battista ha anche elencato le date del suo tour per presentare il libro “Democrazia deviata”, tra Roma, Toscana, Puglia e Campania. Un accostamento che ha fatto esplodere ulteriormente le critiche, accusandolo di strumentalizzare la tragedia per promuovere le proprie iniziative editoriali.

La reazione del web: tra sdegno e insulti

Il post è stato accolto da una pioggia di commenti negativi. Alcuni utenti hanno scritto: “Tu che ci fai gli spettacoli su sto presunto genocidio non ti senti un pochino sciacallo?”. Altri hanno definito il messaggio “senza senso” e “imbarazzante”. Non sono mancati gli attacchi frontali: “Hai rotto i c****i, siamo in Italia non a Gaza. Spostati in un Paese islamico, così i politici non parleranno della morte di uno dei più famosi stilisti del mondo”.