Sammy Basso, il dettaglio sul funerale fa piangere tutti:
Sammy Basso, un giovane ricercatore e attivista affetto da progeria, è scomparso improvvisamente il 5 ottobre 2024 all’età di 28 anni, lasciando un vuoto enorme tra coloro che lo conoscevano e ammiravano.
La sua malattia, la sindrome di Hutchinson-Gilford, meglio conosciuta come progeria, è una patologia genetica estremamente rara che provoca un invecchiamento precoce. Nonostante il fisico fosse compromesso, la mente di Sammy era rimasta vivace e lucida, come quella di un giovane della sua età. La notizia della sua morte ha sconvolto tantissime persone, inclusa la sua famiglia e la comunità scientifica a cui tanto aveva dato.
La famiglia di Sammy, insieme a un gruppo di amici, aveva fondato nel 2005 l’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso (A.I.Pro.Sa.B.), con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere la ricerca su questa rara malattia genetica. L’associazione è diventata un punto di riferimento in Italia per chi, come Sammy, viveva questa condizione. Grazie a lui, molte persone hanno conosciuto la progeria e sono state sensibilizzate sulla necessità di sostenere la ricerca.
La progeria, purtroppo, è una malattia che non perdona: porta alla comparsa precoce di patologie tipiche dell’età avanzata, come le malattie cardiovascolari. Nonostante questa diagnosi severa, Sammy non si è mai arreso e ha sempre affrontato la vita con un’energia incredibile, dedicandosi sia agli studi che alla divulgazione scientifica. La sua vita è stata breve, ma piena di significato e di impegno sociale, e la sua scomparsa ha generato una commozione diffusa.
Il 5 ottobre 2024, mentre si trovava in un ristorante di Asolo con degli amici, Sammy ha avuto un malore improvviso che gli è stato fatale. La notizia della sua morte ha rapidamente fatto il giro dei media, lasciando tutti attoniti e increduli. Il giorno del suo funerale, venerdì 11 ottobre, la piccola comunità di Tezze sul Brenta, in provincia di Vicenza, si è riunita per l’ultimo saluto. La cerimonia funebre ha avuto luogo all’aperto, in uno spazio tra la chiesa e il campo sportivo, per permettere a tutte le persone che volevano rendere omaggio a Sammy di partecipare.
La scelta di celebrare il rito all’aperto ha permesso di accogliere migliaia di persone che si sono unite alla famiglia per dire addio a Sammy. Tra i presenti, c’erano non solo amici e parenti, ma anche figure istituzionali, come il governatore del Veneto, Luca Zaia. Quest’ultimo ha ricordato con affetto la figura di Sammy, sottolineando quanto il suo contributo nella divulgazione della progeria sia stato significativo. Zaia ha detto: “Sammy rimarrà immortale, non solo perché ha scelto di donare i suoi organi alla scienza, ma anche per il suo impegno nel far conoscere la progeria. Mi diceva spesso: ‘Non servirà a me, ma a quelli che verranno dopo’”.
Il funerale, improntato a un rito cattolico per rispettare la fede di Sammy, ha avuto un carattere particolare grazie a un dettaglio che ha commosso profondamente tutti i presenti. Infatti, secondo quanto riportato da alcune fonti, sembra che Sammy Basso stesso avesse pianificato diversi aspetti della sua cerimonia funebre. La notizia che il giovane avesse deciso in anticipo i canti da intonare durante le esequie ha suscitato grande emozione tra i partecipanti. Questa rivelazione ha toccato il cuore di tutti, mostrando ancora una volta la profondità della sua consapevolezza e della sua capacità di affrontare la vita, e persino la morte, con coraggio e serenità.
L’organizzazione del funerale rifletteva il carattere di Sammy: accogliente e inclusivo. La madre ha ricordato come, in vita, suo figlio fosse capace di “toccare corde profonde in tutti” e che per questo in molti si fossero mobilitati per rendergli omaggio. La cerimonia è stata dunque un momento di grande partecipazione, un’occasione per esprimere il dolore ma anche per celebrare la vita straordinaria di un ragazzo che, nonostante le sue difficoltà, è riuscito a lasciare un segno indelebile nel cuore di chi lo ha conosciuto.
Durante la cerimonia, numerosi sono stati i messaggi di affetto e gratitudine da parte di amici, conoscenti e colleghi. Tanti hanno voluto ricordare Sammy come una persona di grande umanità e spirito, capace di diffondere gioia anche nei momenti più difficili. Nonostante la malattia lo costringesse a vivere con grandi limiti fisici, Sammy ha sempre mostrato una voglia di vivere fuori dal comune, diventando un esempio di forza e determinazione per tutti coloro che lo incontravano. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto, ma anche un’eredità fatta di coraggio e di speranza.
Il gesto di donare i suoi organi alla scienza è stato interpretato come l’ultimo atto di un uomo che ha sempre creduto nella ricerca e nel progresso scientifico. La decisione di Sammy di contribuire in questo modo alla comunità scientifica rispecchia il suo desiderio di continuare a fare la differenza, anche dopo la sua morte. La donazione rappresenta un segno tangibile del suo impegno nel migliorare la vita delle future generazioni affette dalla sua stessa patologia.
La storia di Sammy Basso ha ispirato molte persone, sia per la sua lotta personale contro la progeria sia per la sua capacità di affrontare la vita con un sorriso. I suoi sforzi nel sensibilizzare l’opinione pubblica sulla progeria hanno permesso di fare passi avanti nella ricerca, ma soprattutto hanno contribuito a creare una rete di sostegno e solidarietà per i malati e le loro famiglie. Grazie alla sua associazione e alle sue iniziative, la progeria è diventata più conosciuta e ha potuto beneficiare di una maggiore attenzione da parte della comunità medica e scientifica.
Il funerale di Sammy è stato un evento toccante, in cui la tristezza per la perdita si è mescolata alla gratitudine per aver conosciuto una persona così speciale. Le testimonianze di chi ha partecipato, le lacrime versate durante la cerimonia e le parole dei familiari e degli amici hanno reso questo momento un’occasione per riflettere sulla vita e sull’eredità lasciata da Sammy Basso. La sua storia continuerà a essere un esempio di coraggio e determinazione, e il suo ricordo rimarrà vivo non solo nei cuori di chi lo ha amato, ma anche in chi ha potuto conoscere la sua storia grazie all’impegno di sensibilizzazione che aveva portato avanti.
La sua scomparsa lascia un grande vuoto, ma anche una consapevolezza più profonda: quella che, nonostante la fragilità del corpo, è possibile vivere con pienezza e lasciare un’impronta duratura nel mondo. Sammy Basso non sarà dimenticato, e il suo messaggio di speranza continuerà a risuonare.