martedì, Marzo 4

“Uscito dalla cella”: Filippo Turetta, dove finisce ora

“Uscito dalla cella”: Filippo Turetta, dove finisce ora

La decisione di spostare Turetta e il suo percorso nel carcere

Filippo Turetta, il giovane di 23 anni condannato all’ergastolo per l’omicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, ha subito un trasferimento all’interno del carcere di Verona. Nei giorni scorsi, le autorità penitenziarie hanno deciso di spostarlo dalla sezione dei detenuti “protetti” a quella di media sicurezza, dove si trovano i detenuti comuni.

Turetta è rinchiuso nel penitenziario di Montorio dal 25 novembre 2023, a seguito del suo arresto avvenuto in Germania. Anche dopo la condanna definitiva all’ergastolo, pronunciata il 3 dicembre scorso, aveva continuato a essere detenuto in un’area riservata ai carcerati considerati a rischio o soggetti a particolari misure di protezione.

Motivazioni del trasferimento di Turetta

Secondo quanto riportato da Repubblica, la decisione di trasferire Filippo Turetta nella sezione di media sicurezza è stata motivata principalmente dal problema del sovraffollamento nella sezione dedicata ai detenuti “protetti”. Le autorità carcerarie hanno quindi ritenuto opportuno ricollocarlo in una zona con detenuti comuni, pur mantenendo un’attenzione particolare alla sua sicurezza.

Tuttavia, questa scelta ha suscitato preoccupazioni tra i legali del giovane, che hanno immediatamente inviato una segnalazione alla direzione del carcere. L’avvocatura ha richiesto chiarimenti sulla decisione, indirizzando la comunicazione anche alla Corte di Cassazione e alla Procura di Venezia. I legali temono che la nuova collocazione possa esporre il loro assistito a rischi maggiori rispetto a quando si trovava nella sezione protetta.

 

La posizione della famiglia Cecchettin

Il caso di Filippo Turetta continua a suscitare forti emozioni nell’opinione pubblica, soprattutto per il coinvolgimento della famiglia Cecchettin, che ha vissuto una tragedia devastante. Gino Cecchettin, padre di Giulia, ha espresso più volte il suo dolore per la perdita della figlia e ha condiviso le sue riflessioni sul perdono nei confronti di Turetta.

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