martedì, Giugno 3

Meloni sul femminicidio di Martina Carbonaro: “Lascia senza fiato”

Femminicidio Afragola, Meloni: “Delitto Martina lascia senza fiato, serve svolta culturale”

«Martina aveva solo 14 anni. Aveva la vita davanti, i sogni, le amicizie, la scuola. Le è stata tolta con una violenza che lascia senza fiato, uccisa brutalmente da chi diceva di volerle bene».

Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni interviene sul femminicidio di Martina Carbonaro, la giovane ragazza uccisa ad Afragola dal suo ex fidanzato Alessio Tucci, 19 anni.

«Un delitto spietato, che colpisce ogni essere umano»

Meloni ha scelto la piattaforma X (ex Twitter) per esprimere il suo dolore e la sua posizione istituzionale. «Un delitto spietato, che colpisce nel profondo ogni genitore, ogni cittadino, ogni essere umano. La sua morte ci sconvolge. Ci impone di guardare in faccia un male profondo, che non possiamo né ignorare né normalizzare: la violenza cieca e possessiva che troppo spesso si abbatte sulle donne, anche sulle più giovani», scrive la premier.

 

Un abbraccio alla famiglia e l’appello alla giustizia

La presidente del Consiglio ha poi voluto esprimere pubblicamente vicinanza alla famiglia della vittima: «Alla famiglia di Martina va il mio abbraccio, pieno di dolore e vicinanza».

Meloni ha anche invocato la massima severità da parte della magistratura: «Alla Giustizia il compito di intervenire con la massima severità».

«Le norme non bastano, serve una svolta culturale»

Pur riconoscendo che sono stati fatti passi avanti sul fronte normativo, Meloni ha ribadito con forza la necessità di un cambiamento più profondo: «Sono molti i provvedimenti che abbiamo approvato finora per tentare di fermare questo male, ma dobbiamo essere consapevoli che le norme non saranno mai sufficienti se non daremo vita a una profonda svolta culturale e sociale».

Infine, il richiamo all’impegno collettivo: «In questi anni dei passi in avanti sono stati fatti, ma evidentemente non basta. Dobbiamo fare di più, tutti insieme. Per Martina. Per tutte».

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