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Italia. Doppia scossa di terremoto avvertita dalla popolazione

Italia. Doppia scossa di terremoto avvertita dalla popolazione

Due scosse di terremoto hanno colpito il sud Italia nella serata di domenica 22 dicembre 2024, provocando apprensione tra i residenti delle aree interessate.

I movimenti tellurici, avvertiti distintamente dalla popolazione, si sono verificati a breve distanza l’uno dall’altro, precisamente alle ore 21:56. L’evento sismico ha spinto numerosi cittadini a condividere le loro esperienze sui social media e nei gruppi locali di quartiere, cercando conferme e informazioni in tempo reale. Poco dopo, l’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) ha diffuso i dettagli tecnici relativi al fenomeno, confermando la natura e l’intensità delle scosse.

Epicentro del terremoto: Campi Flegrei sotto osservazione

Le segnalazioni sui social network provengono principalmente dalle aree di Napoli, Quarto, Agnano e Pozzuoli. Entrambi i terremoti sono stati localizzati nella vasta area vulcanica dei Campi Flegrei, una zona ben nota per la sua attività sismica e vulcanica, situata a ovest di Napoli. La regione, infatti, è caratterizzata da un’intensa attività geotermica e da fenomeni di bradisismo, ossia il sollevamento o l’abbassamento graduale del terreno.

Molti residenti hanno descritto l’esperienza come breve ma intensa, sottolineando di aver percepito anche un forte boato durante le scosse. Sebbene il territorio sia abituato a episodi simili, l’evento ha riacceso la preoccupazione tra gli abitanti, alimentando discussioni sui rischi legati al vulcano attivo.

I dati sismici ufficiali: magnitudo e profondità delle scosse

Secondo quanto riportato dall’Osservatorio Vesuviano, sezione dell’INGV, i sismografi hanno rilevato le due scosse a intervalli ravvicinati di circa 20 secondi. La prima ha raggiunto una magnitudo di 1.7, mentre la seconda è stata leggermente più debole, con magnitudo 1.0. Entrambi i terremoti sono stati classificati come superficiali, con una profondità inferiore ai 2 chilometri.

Questa caratteristica superficiale ha probabilmente amplificato la percezione del movimento da parte della popolazione, contribuendo a diffondere un senso di allarme. In particolare, la scossa principale è stata localizzata nei pressi di Via Coste D’Agnano, all’interno dell’area del Vulcano Solfatara, uno dei punti più sensibili dell’intero complesso vulcanico dei Campi Flegrei.

Reazioni e misure precauzionali adottate

Dopo il terremoto, il Comune di Pozzuoli ha diffuso una nota ufficiale per informare i cittadini sui dettagli dell’evento sismico. Nella comunicazione si legge:

«L’Osservatorio Vesuviano ha segnalato un evento sismico di magnitudo 1.7 ± 0.3 localizzato nei pressi di Via Coste D’Agnano (Vulcano Solfatara). Il sisma si è verificato alle 21:56 ora locale (UTC 20:56) a una profondità di 1,3 km. È possibile che l’evento sia stato accompagnato da un boato percepito nelle aree costiere.»

La nota ha incluso anche istruzioni per segnalare eventuali danni o disagi causati dalla scossa. I cittadini sono stati invitati a contattare i numeri di emergenza:

Polizia Municipale: 081/8551891

Protezione Civile: 081/18894400

Inoltre, è stato fornito un link al sito ufficiale dell’Osservatorio Vesuviano per monitorare l’evoluzione della situazione e consultare aggiornamenti settimanali e mensili sui fenomeni sismici e vulcanici in corso.

Paura tra i cittadini e memoria storica dei Campi Flegrei

Nonostante la bassa magnitudo, l’evento ha destato timori tra la popolazione locale, che ha rievocato episodi simili verificatisi negli ultimi anni. I Campi Flegrei sono infatti una delle aree vulcaniche più pericolose al mondo, a causa della presenza di un calderone magmatico sotterraneo che alimenta attività geotermiche e sismiche continue.

I fenomeni di bradisismo, in particolare, rappresentano una caratteristica distintiva della zona. Negli anni ’70 e ’80, Pozzuoli fu interessata da episodi di sollevamento del terreno così marcati da richiedere l’evacuazione di migliaia di residenti. Tali eventi sono ancora vivi nella memoria collettiva e contribuiscono a mantenere alta l’attenzione sugli sviluppi geologici dell’ararea.

Monitoraggio costante e prevenzione: la sicurezza prima di tutto

L’INGV e l’Osservatorio Vesuviano continuano a monitorare costantemente l’attività sismica e vulcanica nella regione, fornendo aggiornamenti periodici attraverso i propri canali ufficiali. Le autorità locali raccomandano alla popolazione di mantenere la calma e di seguire scrupolosamente le indicazioni di sicurezza.

È fondamentale, infatti, che i cittadini siano sempre informati e preparati ad affrontare eventuali emergenze. Proprio per questo motivo, esercitazioni di protezione civile vengono organizzate regolarmente nella zona, allo scopo di testare la reattività della popolazione e delle autorità in caso di situazioni critiche.

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