sabato, Giugno 7

Lutto nella tv italiana, se ne va un mito

 

 

Lutto nella tv italiana, se ne va un mito

Il 4 giugno 2025 si è spento a Bergamo, all’età di 68 anni, Pietro Ghislandi, celebre attore e ventriloquo italiano.

 

La sua carriera, iniziata nel cabaret, lo ha portato a diventare un volto noto della televisione e del cinema italiani, grazie alla sua versatilità e al talento unico nell’arte della ventriloquia.

Gli esordi e il successo televisivo

Nato il 19 aprile 1957 a Comun Nuovo, in provincia di Bergamo, Ghislandi ha iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo come cabarettista. La svolta arriva nel 1986 quando, insieme al suo pupazzo Sergio, partecipa alla trasmissione di Rai Uno “Fantastico 7”, condotta da Pippo Baudo. La sua performance lo porta alla finale del programma, facendolo conoscere al grande pubblico come ventriloquo di talento.

La carriera cinematografica

Parallelamente alla televisione, Ghislandi ha intrapreso una carriera nel cinema. Nel 1985 lavora come controfigura di Renato Pozzetto nel film “È arrivato mio fratello”, e successivamente ottiene piccoli ruoli in pellicole come “Grandi magazzini”. Il successo arriva nel 1987 con il film “Soldati – 365 all’alba”, dove interpreta il soldato Del Grillo, una recluta omosessuale, ruolo che gli vale l’apprezzamento di critica e pubblico.

 

Negli anni successivi, Ghislandi partecipa a numerosi film, tra cui “Il muro di gomma” di Marco Risi, “I mitici – Colpo gobbo a Milano” di Carlo Vanzina, “Vajont” e “Porzûs” di Renzo Martinelli. Collabora anche con Leonardo Pieraccioni in film come “Il principe e il pirata”, “Il paradiso all’improvviso”, “Ti amo in tutte le lingue del mondo” e “Il professor Cenerentolo”, dove interpreta il galeotto Pangrattato.

 

Il teatro e la musica

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