giovedì, Novembre 21

Neonati sepolti, la madre del fidanzato di Chiara rompe il silenzio

Neonati sepolti, la madre del fidanzato di Chiara rompe il silenzio

Chiara Petrolini, una giovane di 22 anni, è attualmente agli arresti domiciliari con l’accusa di infanticidio e occultamento di cadavere.

La ragazza ha lasciato la caserma dei carabinieri a Parma nella mattina del 9 settembre, venendo poi confinata nella sua abitazione, con l’espresso divieto di comunicare con persone al di fuori della sua famiglia.

Le indagini hanno rivelato, attraverso l’esame del DNA, che il padre dei due neonati coinvolti in questa tragica vicenda è il fidanzato di Chiara, Emanuele, il quale si è dichiarato parte lesa. La madre di Emanuele ha recentemente deciso di rompere il silenzio, esprimendo il proprio punto di vista sulla situazione.

La figura di Chiara Petrolini

La vicenda ha sconvolto non solo la comunità locale di Traversetolo, ma anche l’opinione pubblica. Il 12 maggio 2023, Chiara avrebbe dato alla luce il primo dei due neonati mentre si trovava da sola in casa. Il resto della famiglia, infatti, era fuori per assistere a un saggio di danza. Secondo quanto riferito dal procuratore di Parma, Alfonso D’Avino, la ragazza avrebbe poi seppellito il piccolo con le proprie mani nel giardino della loro abitazione. Per il secondo neonato, nato il 7 agosto dello stesso anno e rinvenuto nel giardino pochi giorni dopo, le accuse contro Chiara sono ancora più gravi: omicidio volontario aggravato dal rapporto di discendenza e dalla premeditazione.

Nonostante la confessione di Chiara, che ha ammesso di aver agito da sola, la giovane ha sempre dichiarato che i neonati fossero già morti alla nascita. Gli esami eseguiti sui corpi, però, sembrano suggerire il contrario. In particolare, il secondo bambino, ritrovato nel giardino il 9 agosto, sarebbe morto per dissanguamento, indicando che era nato vivo e aveva compiuto atti respiratori autonomi, secondo le dichiarazioni del procuratore D’Avino.

La reazione della comunità

Gli abitanti di Traversetolo, una piccola comunità in provincia di Parma, faticano a credere che Chiara abbia potuto compiere tali gesti da sola. “Non può aver fatto tutto da sola”, è una frase ripetuta più volte dagli abitanti del paese, colpiti profondamente dalla scoperta dei due corpi sepolti nel giardino della villetta di famiglia. Chiara era conosciuta come una ragazza modello: studiosa, integrata nella comunità, con molti amici e spesso vista nei luoghi pubblici del paese. Addirittura, alcuni genitori si fidavano di lei al punto da affidarle i propri figli come babysitter, descrivendola come “perfetta” nel ruolo.

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