sabato, Giugno 7

Garlasco, nuova svolta; non si trova la prova regina contro Andrea Sempio

Delitto di Garlasco: scomparsa la prova chiave contro Andrea Sempio e nuovi sviluppi con l’Intelligenza Artificiale

Le indagini sul delitto di Garlasco, uno dei casi di cronaca nera più discussi in Italia, si arricchiscono di nuovi inquietanti elementi.

A distanza di anni dall’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007, emergono dettagli sorprendenti: la cosiddetta “prova regina”, ovvero il DNA trovato sotto le unghie della vittima, non sarebbe più disponibile per nuove analisi.

alberto stasi chiara poggi

Questo dettaglio mette in discussione uno degli indizi fondamentali che avevano alimentato sospetti su Andrea Sempio, amico della vittima.

 

Il DNA sotto le unghie di Chiara Poggi è sparito

Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Messaggero, il DNA maschile rinvenuto sotto le unghie di Chiara Poggi è oggi irrintracciabile. Si trattava di una prova estremamente importante, che avrebbe potuto fornire ulteriori chiarimenti sull’identità dell’aggressore. Tuttavia, sembra che quel materiale biologico non sia più disponibile, rendendo impossibile ogni nuova analisi diretta su di esso.

 

Oltre alla sparizione del DNA, pare che anche altri reperti cruciali siano stati distrutti nel tempo, probabilmente dopo la condanna definitiva di Alberto Stasi. Questi elementi erano ritenuti inutili in seguito alla chiusura del processo, ma oggi, con le nuove tecnologie a disposizione, il loro valore probatorio avrebbe potuto essere determinante.

 

L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per riesaminare le vecchie prove

In assenza dei reperti fisici originali, gli inquirenti e i consulenti della difesa stanno facendo ricorso a tecnologie all’avanguardia. Grazie all’Intelligenza Artificiale, è stato possibile rianalizzare le perizie e i dati raccolti all’epoca dell’indagine. Algoritmi evoluti hanno permesso di esaminare digitalmente le tracce rilevate in passato, consentendo così di ricavare nuove informazioni.

 

Due esperti genetisti, la dottoressa Pierangela Grignani e il professor Carlo Previderé, sono stati incaricati di riesaminare le tracce biologiche conservate nei fascicoli del caso. Le loro analisi hanno portato a scoperte importanti: tra le tracce presenti sulle mani di Chiara Poggi, ci sarebbero elementi che non corrispondono né ad Alberto Stasi né ad Andrea Sempio.

 

Nuove tracce di DNA maschile non identificato

Continua a leggere per scoprire maggiori dettagli.