Delitto di Garlasco, incidente probatorio: cosa succede
L’incidente probatorio nell’ambito della nuova inchiesta sul delitto di Garlasco si apre con un colpo di scena clamoroso: non esiste più il reperto chiave su cui si sono concentrate le attenzioni mediatiche e investigative degli ultimi mesi.
L’impronta 33, attribuita dalla Procura di Pavia ad Andrea Sempio, non è presente tra i reperti. E nemmeno le fascette para-adesive risultano catalogate: al loro posto ci sono solo impronte su fogli trasparenti di acetato.
L’impronta 33 è sparita: “Nessuna traccia dell’intonaco”
Il reperto sarebbe stato scartato in passato, secondo quanto riferito da fonti all’Adnkronos durante l’incidente probatorio in corso negli uffici della questura di Milano. Si trattava del grattato di intonaco prelevato dalla parete destra delle scale dove il 13 agosto 2007 venne trovata senza vita Chiara Poggi.
Nel 2007, i carabinieri del Ris di Parma avevano repertato l’impronta, risultata negativa al test Obti per la presenza di sangue umano. Ma oggi il reperto non esiste più. La conseguenza? Vediamola insieme.