mercoledì, Giugno 18

Garlasco, svolta choc: sparita l’impronta 33 e niente fascette para-adesive

Non sarà possibile effettuare alcuna nuova analisi diretta, ma solo valutazioni sulle vecchie fotografie. Eppure, quella stessa impronta è tornata d’attualità perché, secondo la Procura, sarebbe compatibile con Sempio, indagato ora in concorso con Alberto Stasi, già condannato in via definitiva a 16 anni.

Una delle ipotesi investigative più recenti era che l’assassino avesse lasciato la traccia senza scendere le scale, ma lanciando il corpo della vittima dalla sommità della rampa. In quel caso, la misura del piede avrebbe avuto un peso cruciale: Stasi calzava 42, mentre Sempio il 44.

Fascette mai esistite: solo impronte su fogli di acetato

Un’altra sorpresa sconcertante è arrivata dall’apertura degli scatoloni contenenti i reperti: nessuna fascetta para-adesiva è presente. Quelle che si credeva contenessero impronte cruciali, tra cui l’impronta 10 trovata all’interno della porta d’ingresso e mai attribuita né a Stasi né a Sempio, sono state in realtà rilevate nel 2007 su fogli trasparenti di acetato.

 

Questi fogli – a quanto pare – non garantirebbero la stessa conservazione delle fascette originali. Inoltre, in questa fase dell’incidente probatorio, non è ancora prevista alcuna analisi scientifica: gli esperti stanno semplicemente visionando i materiali esistenti.

Un buco nelle prove dopo 18 anni?

Le rivelazioni emerse oggi mettono in crisi l’intera architettura probatoria della nuova indagine. Se i reperti non esistono più o non sono utilizzabili, quanto valore avranno le nuove perizie? E quanto potrà contare la scienza forense in un caso dove i materiali-chiave sembrano spariti nel nulla?

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