sabato, Giugno 21

Israele-Iran, Crosetto: “L’Italia non entrerà in guerra”

 

Mentre le tensioni tra Israele e Iran continuano a crescere, generando apprensione a livello globale, il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha preso una posizione netta e inequivocabile: l’Italia non prenderà parte a nessun intervento militare.

 

Le sue dichiarazioni arrivano in un momento particolarmente delicato, quando il rischio di un conflitto aperto in Medio Oriente sembra sempre più concreto, e la comunità internazionale attende con ansia gli sviluppi.

Crosetto: “Nessun coinvolgimento militare per l’Italia”

Nel corso della trasmissione televisiva Dritto e Rovescio, condotta da Paolo Del Debbio su Retequattro, Crosetto ha espresso chiaramente la posizione del governo italiano in merito alla crisi in atto. “La nostra Costituzione vieta partecipazioni a guerre che non siano difensive”, ha affermato. “E, in ogni caso, non c’è alcuna intenzione politica di prendere parte a un conflitto armato contro l’Iran”.

Con queste parole, il ministro ha voluto tranquillizzare sia la cittadinanza italiana che gli alleati internazionali, sottolineando l’impegno dell’Italia a mantenere una posizione di equilibrio e di distacco rispetto alle strategie militari più aggressive eventualmente adottate dagli Stati Uniti o da Israele. Nessun militare italiano sarà coinvolto e nessun mezzo militare con il tricolore sarà impiegato in operazioni offensive, ha precisato Crosetto.

Basi americane in Italia: servono spiegazioni e autorizzazioni

Un tema particolarmente spinoso affrontato durante l’intervista riguarda le basi militari statunitensi presenti sul territorio italiano. Strutture strategiche che, pur essendo in territorio nazionale, sono parte integrante di un sistema di difesa congiunto risalente agli accordi bilaterali siglati negli anni Cinquanta tra Italia e USA.

A questo proposito, Crosetto è stato molto chiaro: “Gli Stati Uniti possono utilizzare le basi presenti in Italia solo previa comunicazione e autorizzazione del nostro governo. Non possono decidere in autonomia l’utilizzo delle strutture”. Fino ad oggi, ha aggiunto il ministro, non è arrivata nessuna richiesta ufficiale da parte di Washington. Tuttavia, considerato l’andamento degli eventi in Medio Oriente, una domanda formale da parte degli americani non è da escludere nelle prossime settimane.

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