Ilaria Salis avvisa Meloni
L’eurodeputata Ilaria Salis ha annunciato pubblicamente, tramite i suoi canali social, che non potrà partecipare al Pride di Budapest a causa di gravi timori legati a possibili ritorsioni da parte del governo ungherese.
L’evento, che si svolge oggi nella capitale ungherese, rappresenta una sfida diretta alle politiche autoritarie del premier Viktor Orbán, noto per le sue posizioni conservatrici e antitetiche ai diritti della comunità LGBTQI+.
Salis, eletta al Parlamento europeo, è attualmente coinvolta in una delicata vicenda giudiziaria. Il governo ungherese ha recentemente avanzato una richiesta ufficiale di revoca della sua immunità parlamentare, riaccendendo l’attenzione sul suo caso. Questa situazione ha portato la deputata italiana a decidere, con rammarico, di non essere presente fisicamente al corteo del Pride ungherese, spiegando: “Purtroppo non potrò essere a Budapest oggi. È in corso la procedura per la revoca della mia immunità, voluta dal regime di Orbán. Temo ritorsioni e strumentalizzazioni, non solo verso di me ma anche verso chi è in una condizione di maggiore fragilità”.
Un Pride europeo sotto minaccia: la denuncia di Ilaria Salis
Il Pride di Budapest, simbolo di resistenza e rivendicazione dei diritti della comunità LGBTQI+, si svolge in un contesto politico estremamente difficile. Viktor Orbán e il suo partito Fidesz sono noti per le politiche illiberali, che spesso hanno preso di mira minoranze e oppositori politici. In questo clima, la partecipazione all’evento assume un significato ancora più potente, come sottolineato da Salis stessa: “È magnifico sapere che migliaia di persone da tutta Europa saranno presenti a Budapest per sostenere la comunità LGBTQI+ locale. È una straordinaria dimostrazione di solidarietà internazionalista”.
Salis invita inoltre a non sottovalutare la gravità del contesto politico in Ungheria. Secondo lei, è fondamentale che l’Europa faccia sentire con forza la propria voce contro i regimi che limitano le libertà civili: “Le politiche repressive dell’autocrate magiaro sono incompatibili con l’Europa. Non si può far finta di nulla. O si sta con i diritti, o si perde ogni legittimità nel godere dei benefici dell’Unione. I cittadini ungheresi, prima o poi, dovranno scegliere da che parte stare”.
Un monito all’Italia: “Orbán è il modello dei sovranisti nostrani”
Nella sua dichiarazione, Ilaria Salis non si limita a parlare della situazione in Ungheria, ma estende la sua critica al contesto politico italiano. La parlamentare europea evidenzia con preoccupazione il legame politico tra il premier ungherese Viktor Orbán e alcuni esponenti della destra italiana, in particolare Giorgia Meloni e Matteo Salvini. “Dovrebbe preoccuparci che Orbán sia considerato un alleato e un modello da parte dei sovranisti italiani. Più volte è stato lodato pubblicamente da loro. Ora ci chiediamo: anche Meloni e Salvini vorranno vietare i Pride in Italia? Ce lo dicano chiaramente”.