martedì, Agosto 19

Bassetti nel mirino: lettera di morte e insulti no-vax, indaga la Digos

«Ti uccid*remo», «vaccinatore inf*me».

Sono alcuni passaggi della lettera recapitata all’indirizzo istituzionale di Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. Lo specialista ha sporto denuncia: «Ho segnalato tutto alla Digos e alle autorità competenti». «Siamo oltre la follia, ma non sono stupito», spiega, puntando il dito contro la politicizzazione del tema vaccini.

La lettera e la firma: «nazifascisti di destra vera»

Nel messaggio, gli autori si definiscono «nazifascisti di destra vera». Bassetti rilancia sui social e all’Adnkronos Salute: «A farne le spese siamo noi medici e scienziati che difendiamo i vaccini dagli attacchi arroganti e incompetenti della politica e dei vari guru e sciamani di turno».

«Siamo oltre la follia, ma non mi stupisce»

Per Bassetti il clima d’odio nasce quando «politica e giornali infiammano il dibattito scientifico invadendo il campo altrui», lisciando «il pelo ai no-vax» e trasformando l’istituto dei vaccini in terreno di scontro. «Era già successo 4 anni fa: toni così accesi portano a queste derive».

Il caso NITAG e lo strappo sulle nomine

Nei giorni scorsi l’infettivologo aveva espresso contrarietà alla presenza nel NITAG (il gruppo tecnico nazionale sulle vaccinazioni, poi azzerato dal ministro Orazio Schillaci) di due esperti noti per posizioni critiche sui vaccini, finendo nel mirino di attacchi social. «Questa vicenda ha ulteriormente avvelenato i pozzi», osserva.

«I vaccini non sono di sinistra o di destra»

«Sta passando l’idea che vaccinarsi sia “di sinistra” e il contrario “di destra”: errore gravissimo», ribadisce Bassetti. «Tante persone di centrodestra mi scrivono: siamo dalla parte dei vaccini. La salute pubblica non si piega alle tifoserie».

Denuncia e appello: «Abbassare i toni, c’è una responsabilità politica»

«Ho fatto la mia parte, come sempre: segnalazione alla Digos e denuncia. Ora tocca alla politica e a certa stampa abbassare i toni», è l’appello. «La responsabilità penale è del singolo che minaccia, ma dietro c’è una pesante responsabilità politica per il clima che si è creato. È uno dei punti più bassi raggiunti».

Continua a leggere per scoprire maggiori dettagli.