Un racconto crudo, senza filtri. Achille Costacurta, figlio di Billy Costacurta e Martina Colombari, ha rivelato in un’intervista al podcast One More Time uno dei momenti più difficili della sua adolescenza: la dipendenza, l’arresto per spaccio a soli 15 anni e il tentativo di suicidio in un centro penale minorile.
“Ho iniziato a spacciare durante la pandemia”
Achille racconta di aver iniziato a spacciare durante il lockdown, quando la chiusura del Paese e la difficoltà nel reperire sostanze avevano creato un clima di forte tensione tra i giovani. «Era la pandemia, nessuno riusciva a trovare niente e io avevo i miei contatti», ha spiegato. In poco tempo, il ragazzo mise in piedi una piccola rete di distribuzione.
A soli 15 anni e mezzo venne arrestato. Il suo sedicesimo compleanno lo trascorse in un centro penale minorile, dove fu inserito in un percorso terapeutico. «All’inizio non capivo dove fossi finito, pensavo fosse tutto un errore», ha raccontato nel podcast. Ma il percorso di recupero non fu semplice.
“Ho bevuto 7 boccette di metadone per farla finita”
In un momento di disperazione, Achille tentò di togliersi la vita. «Era notte, ho approfittato dell’assenza del personale per entrare nell’infermeria e bere sette boccettine di metadone», ha confessato. Poco dopo perse conoscenza. I soccorritori arrivarono appena in tempo per salvarlo. «Nessun medico sa spiegarmi come io sia ancora vivo», ha aggiunto, precisando che la dose ingerita corrispondeva a decine di grammi di eroina.















