La campagna elettorale campana si infiamma e il protagonista, questa volta, non è un programma politico ma una barca. L’ex presidente della Camera Roberto Fico, oggi candidato governatore del centrosinistra, finisce al centro di un vortice di accuse che coinvolgono: il , un presunto ormeggio irregolare nel circolo dell’Aeronautica militare a Nisida e una serie di interrogazioni parlamentari dei senatori di Fratelli d’Italia.
Il caso nasce dopo la rivelazione dell’acquisto — nel 2022 — di un’imbarcazione di 34-36 piedi costruita dai cantieri Navali Sciallino. Una barca importante, capace di ospitare diverse persone e utilizzata da Fico dopo aver lasciato il suo incarico istituzionale.

Il nodo dell’ormeggio nel circolo dell’Aeronautica
La prima accusa arriva dal senatore napoletano Sergio Rastrelli (FdI), che presenta un’interrogazione ufficiale al ministro della Difesa Guido Crosetto. Secondo Rastrelli, Fico avrebbe ottenuto un ormeggio riservato a pochi civili, normalmente concesso solo a figure con incarichi istituzionali delicati.
«Se fosse vero, sarebbe un fatto di estrema gravità: nessuno può sentirsi al di sopra delle regole dello Stato», dichiara Rastrelli, ricordando che l’area di Nisida è storicamente legata a funzioni logistiche e operative della marina e dell’aeronautica.
Il costo della barca: altro fronte di polemica
Alla questione dell’ormeggio si aggiunge quella del prezzo. L’entourage di Fico aveva parlato di un semplice gozzo usato, ma FdI sostiene il contrario.
Il senatore Antonio Iannone va all’attacco: «Uno sciallino da 34 piedi può costare circa 500mila euro. Anche usato, non meno di 150mila. Altro che modestia grillina». Un’affermazione che intende colpire proprio l’immagine “sobria” a lungo rivendicata dal Movimento 5 Stelle.
Ad alimentare ulteriormente il caso è arrivato anche l’articolo pubblicato sul sito di Nicolaporro.it, che parla apertamente di un “mistero svelato”.



















