lunedì, Novembre 17

Italia umiliata a San Siro: la Norvegia ne fa quattro in un tempo, Gattuso chiede scusa ai tifosi

L’illusione è durata undici minuti, il tempo del gol di Pio Esposito che aveva acceso i 70mila di San Siro. Poi, nel secondo tempo, l’Italia è crollata in modo fragoroso, subendo quattro reti dalla Norvegia e chiudendo 1-4 una partita che segna una delle serate più imbarazzanti della nazionale negli ultimi anni.

Il famoso “9-0 per qualificarsi” di cui si era parlato negli ultimi giorni era, come detto da Gennaro Gattuso, “impensabile e impossibile”. Ma tra non farne nove e subirne quattro davanti al proprio pubblico c’è un abisso. Un abisso che racconta bene i limiti enormi di questa squadra.

Un primo tempo buono, poi il blackout totale

L’Italia aveva iniziato con coraggio, tenendo bene il campo e sfruttando il supporto del pubblico. Il vantaggio di Esposito aveva illuso tutti: fraseggi rapidi, intensità e una buona gestione dei ritmi. Ma tutto questo è evaporato al rientro dagli spogliatoi.

Dal 45′ in poi la Norvegia ha dominato, mostrando perché si è qualificata ai Mondiali e perché il 3-0 dell’andata non era un caso. Palleggio veloce, qualità nello stretto, giocate di prima e un uso dell’uno contro uno che ha fatto a pezzi il centrocampo azzurro.

I quattro schiaffi: il crollo minuto per minuto

Il pareggio arriva al 63’, quando Nusa finalizza un’azione costruita con una facilità disarmante. È però tra il 78’ e il 79’ che l’Italia affonda del tutto: Erling Haaland, fino a quel momento quasi invisibile, segna una doppietta in sessanta secondi approfittando delle voragini difensive.

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