Per oltre dieci anni Sandro Giacobbe ha convissuto con una doppia battaglia contro il cancro: prima il carcinoma alla prostata, poi un meningioma, un tumore che colpisce le meningi. Il cantautore, morto oggi a 75 anni, aveva scelto di raccontare pubblicamente la sua malattia solo lo scorso marzo a Domenica In, dove aveva mostrato la parrucca – soprannominata con affetto “Teresa” – e aveva parlato con sincerità della sua condizione.

«Ho deciso di dichiararlo pubblicamente perché voglio che tutti conoscano la mia situazione», aveva detto la voce di Signora mia e Sarà la nostalgia. Una scelta di trasparenza che aveva commosso pubblico e fan, mostrando il volto più umano della sua lunga lotta.
Cos’è il meningioma e come si manifesta
Il meningioma è un tumore che nasce dalla dura madre, una delle tre membrane che avvolgono cervello e midollo spinale. Non è tecnicamente un tumore cerebrale, ma può esercitare pressione sul cervello e provocare sintomi anche gravi quando cresce.
La maggior parte dei meningiomi è benigna e cresce lentamente, spesso senza dare segnali per anni. Molti vengono scoperti per caso, dopo esami eseguiti per altri motivi. Nel caso di Giacobbe, i primi sintomi erano stati formicolio al braccio e alla mano, oltre a una sensazione di “bocca che tira”: segnali che lo avevano portato al pronto soccorso e successivamente alla diagnosi.
I sintomi più comuni secondo gli specialisti
Quando la massa cresce può comprimere nervi, vasi sanguigni e tessuti, causando sintomi come crisi epilettiche, disturbi della vista, difficoltà nel linguaggio, alterazioni comportamentali, perdita di forza muscolare o deficit di memoria. Alcuni segnali, come mal di testa mattutini o calo dell’udito, possono essere facilmente confusi con altre patologie, rendendo necessarie risonanze o TAC per una diagnosi certa.
Gli esperti ricordano che i meningiomi colpiscono più spesso le donne, probabilmente per un legame con gli ormoni femminili, e sono più frequenti negli adulti sopra i 50 anni.
Le cure: chirurgia, chemio e radioterapia
Dopo la diagnosi, Giacobbe era stato sottoposto a intervento chirurgico e successivamente a cicli di chemio e radioterapia. Nei casi di meningiomi più invasivi, come spiegano Humanitas e la Mayo Clinic, si può ricorrere anche alla radiochirurgia stereotassica (SRS) o alla radioterapia IMRT.


















