martedì, Marzo 4

“Ha nominato una donna”: Papa Francesco, la scelta storica

“Ha nominato una donna”: Papa Francesco, la scelta storica

Papa Francesco continua a rivoluzionare la governance della Santa Sede con una nomina storica: per la prima volta, una donna assume la presidenza del Governatorato della Città del Vaticano.

Suor Raffaella Petrini prende il posto del cardinale spagnolo Fernando Vérgez Alzaga, giunto all’età della pensione, segnando una svolta significativa per il Vaticano, tradizionalmente guidato da figure maschili, spesso cardinali.

Questa decisione non sorprende chi ha seguito le scelte di Papa Francesco negli ultimi anni, caratterizzate da un’apertura sempre maggiore alla presenza femminile nei ruoli chiave della Curia romana. Tuttavia, ridurre la nomina di suor Petrini a una semplice questione di quote rosa sarebbe un errore: il suo incarico rappresenta una nuova visione della leadership, in un momento delicato per la Santa Sede, con il pontefice recentemente colpito da problemi di salute.

Un incarico di prestigio e responsabilità

Il Governatorato vaticano è l’organo che esercita il potere esecutivo all’interno della Città del Vaticano e gestisce la Pontificia Commissione, responsabile della promulgazione delle leggi. Per decenni, queste posizioni sono state riservate esclusivamente agli uomini, ma con la nomina di suor Raffaella Petrini, il Vaticano compie un importante passo verso un cambiamento strutturale nella sua organizzazione interna.

Il pontefice aveva già anticipato questa decisione il 19 gennaio, durante un’intervista a Che Tempo Che Fa, il talk show condotto da Fabio Fazio. La scelta di marzo come mese di insediamento di suor Petrini non è casuale: è il periodo in cui si celebra la Giornata internazionale della donna, a sottolineare ulteriormente l’importanza di questa svolta.

“Le donne sono diverse, ma complementari”

Suor Raffaella Petrini ha sempre sottolineato che la leadership femminile non è una questione di superiorità o inferiorità rispetto a quella maschile, bensì di diversità e complementarità. Durante un intervento all’Università della Santa Croce a Roma, ha dichiarato: “Le donne non sono migliori o peggiori degli uomini. Siamo diverse, e persino complementari.”

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