“No secco”: Meloni gela Zelensky, la decisione sulla guerra in Ucraina
Negli ultimi giorni si è acceso il dibattito sull’invio di truppe europee in Ucraina, una proposta avanzata principalmente da Francia e Regno Unito. Tuttavia, l’Italia ha espresso una posizione chiara e netta in merito.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dichiarato che il governo italiano non invierà soldati nel conflitto tra Kiev e Mosca. Questa decisione, secondo Meloni, si basa su diversi fattori, tra cui la complessità logistica dell’operazione e la scarsa efficacia di un intervento militare diretto.
La dichiarazione di Meloni: “Non manderemo soldati italiani in Ucraina”
Intervistata dal programma “XXI Secolo” su Rai 1, la premier ha ribadito la sua posizione sull’argomento: “Abbiamo espresso le nostre perplessità riguardo alla proposta di Francia e Regno Unito. Si tratta di un’operazione molto complessa nella sua realizzazione e non sono convinta della sua efficacia. Per questa ragione, come già noto, l’Italia non manderà soldati in Ucraina”.
Nonostante il fermo rifiuto di partecipare all’invio di truppe, Meloni ha riconosciuto l’importanza di esplorare ogni possibile soluzione per arrivare a una pace stabile e duratura. “In questo momento, ogni proposta che possa contribuire alla risoluzione del conflitto è utile, ma bisogna valutare attentamente quali siano le strategie più efficaci per raggiungere la pace” ha aggiunto la premier.
L’obiettivo comune: una pace giusta e duratura
Al di là delle divergenze sulle modalità di intervento, Meloni ha sottolineato come l’obiettivo finale sia condiviso da tutti: riportare la pace in Ucraina. Secondo la premier, la questione chiave non è solo fermare il conflitto attuale, ma garantire che una guerra simile non possa ripetersi in futuro. “Dobbiamo costruire una pace che preveda garanzie di sicurezza per l’Ucraina e per l’Europa. Questa non è solo una necessità per Kiev, ma anche per tutti i paesi europei che si sentono minacciati dalla Russia” ha spiegato.