Dramma a Bari: le parole prima del crollo della palazzina fanno rabbrividire
Crollo di una palazzina a Bari: l’avvertimento degli operai ha salvato delle vite
Un tragico evento ha sconvolto il quartiere Carrassi di Bari nel pomeriggio del 5 marzo 2024. Pochi istanti prima del crollo di una palazzina, alcuni operai che stavano lavorando nell’edificio avrebbero percepito inquietanti scricchiolii, segnali premonitori di un imminente disastro. Resisi conto del pericolo, sono riusciti a mettersi in salvo e ad avvisare una famiglia con un bambino piccolo, che è riuscita a fuggire appena in tempo.
L’episodio, ripreso dalle telecamere di sorveglianza della zona, evidenzia come la tempestività della segnalazione abbia evitato un bilancio ancora più tragico. Al momento, la tragedia conta una persona dispersa: si tratta di Rosalia De Giosa, una donna di 74 anni che viveva al quarto piano della palazzina crollata.
Il disperato tentativo di soccorso e la ricerca della donna dispersa
Da subito sono scattate le operazioni di ricerca e soccorso. Le squadre specializzate USAR (Urban Search and Rescue), supportate da unità cinofile e squadre dei vigili del fuoco provenienti da Bari, Taranto, Barletta e Foggia, hanno lavorato senza sosta per trovare la donna dispersa.
Durante la notte, i soccorritori hanno concentrato gli sforzi nel punto da cui proveniva il segnale del telefono cellulare di Rosalia De Giosa. Le squadre stanno utilizzando droni e strumenti avanzati per individuare eventuali segni di vita tra le macerie. La speranza di trovarla ancora viva si affievolisce con il passare delle ore, ma i vigili del fuoco continuano a operare con la massima determinazione.
L’ordinanza di sgombero e le misure di sicurezza adottate
Secondo le prime ricostruzioni, l’edificio era già stato dichiarato a rischio e, con un’ordinanza del 24 febbraio 2024, ne era stato imposto lo sgombero. Ai proprietari e inquilini era stato dato un termine di sette giorni per puntellare e mettere in sicurezza la struttura. Al 29 febbraio, gli interventi di stabilizzazione risultavano completati: la palazzina era stata puntellata, recintata e l’accesso era stato interdetto.
Nonostante le restrizioni, sembra che alcuni ex residenti abbiano continuato a frequentare l’edificio per recuperare effetti personali. Purtroppo, Rosalia De Giosa era ancora all’interno della struttura al momento del crollo, nonostante i divieti.