Giuseppe Conte e Corrado Formigli: acceso confronto su difesa europea, Trump e negoziati Russia-Ucraina
Il dibattito politico si infiamma nello studio di Piazzapulita su La7, dove il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, si confronta in maniera serrata con il conduttore Corrado Formigli su alcuni temi di grande attualità: il piano di riarmo europeo, il ruolo degli Stati Uniti e i negoziati tra Russia e Ucraina. Il botta e risposta tra i due si fa particolarmente acceso, con Conte che critica apertamente Romano Prodi e prende le distanze da alcune affermazioni su Donald Trump.
Il nodo del riarmo europeo: Conte contro Prodi
Uno dei principali punti di scontro riguarda il piano ReArm Eu, che prevede un investimento di 800 miliardi di euro per rafforzare le capacità militari dei paesi membri dell’Unione Europea. Romano Prodi ha definito questo progetto un passo necessario per costruire una difesa comune europea. Giuseppe Conte, invece, si dice in totale disaccordo, sostenendo che un piano del genere non farebbe altro che aumentare le disuguaglianze militari tra i vari stati membri, anziché promuovere un’autentica integrazione.
“Se oggi partiamo con un piano di riarmo europeo senza una strategia comune, spenderemo male quei soldi e creeremo ancora più asimmetrie tra gli stati della UE. Francia e Germania ne usciranno rafforzate, mentre paesi come l’Italia resteranno indietro”, spiega il leader del M5S.
Formigli obietta che il progetto di difesa comune potrebbe comunque svilupparsi nel tempo, ma Conte replica in modo deciso: “Non è qualcosa che può cadere dal cielo. Serve una vera volontà politica di cooperare. Basterebbe fermarsi, chiudersi in una stanza per settimane o mesi e trovare un accordo. Ma la realtà è che la Francia vuole mantenere la sua supremazia militare e non vuole un’autentica difesa comune”.
Le provocazioni su Trump e la replica di Conte
Nel corso del dibattito, il conduttore tira in ballo anche Donald Trump, ricordando il soprannome ironico con cui l’ex presidente degli Stati Uniti si era rivolto a Conte: “Giuseppi”. Formigli insinua che il leader pentastellato abbia sempre evitato di criticare apertamente Trump, alimentando il dubbio su una sua simpatia nei confronti del tycoon americano.
Conte ribatte immediatamente: “Non è vero, ho più volte criticato Trump quando non condividevo le sue posizioni”. A questo punto, il giornalista mostra alcune dichiarazioni passate dell’ex premier italiano riguardo allo scontro tra Trump e Zelensky alla Casa Bianca, cercando di metterlo in difficoltà.