venerdì, Marzo 14

Garlasco: il Dna di Andrea Sempio, le indagini e i nuovi dubbi sul caso di Chiara Poggi

Garlasco: il Dna di Andrea Sempio, le indagini e i nuovi dubbi sul caso di Chiara Poggi

 

Il caso di Garlasco continua a far discutere anche a distanza di anni dall’omicidio di Chiara Poggi. Uno degli elementi chiave delle indagini che hanno coinvolto Andrea Sempio riguarda il confronto tra il suo Dna e quello repertato sulle unghie della vittima. Un dettaglio che ha scatenato un acceso dibattito tra chi riteneva che il profilo genetico fosse compatibile con quello di Sempio e chi invece ha smontato questa ipotesi con le archiviazioni.

Il primo confronto del Dna e le indagini iniziali

La prima volta che il Dna di Andrea Sempio venne associato al caso risale al marzo del 2017, quando il primo procedimento contro di lui venne archiviato. Alcuni investigatori privati, nel dicembre del 2016, avevano seguito Sempio e recuperato alcuni oggetti da cui poter estrarre il suo Dna: una tazzina di caffè e una bottiglietta d’acqua. Il consulente Pasquale Linarello eseguì il confronto con i resti genetici trovati sotto le unghie di Chiara Poggi, stabilendo che il profilo genetico combaciava in modo “perfetto” con il Dna estratto durante la superperizia eseguita nel 2014, nel processo di appello bis contro Alberto Stasi.

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