Dopo il ritrovamento del piccolo Allen Bernard Ganao, il bimbo di 5 anni scomparso l’11 luglio da un campeggio nella frazione Latte di Ventimiglia, l’attenzione delle autorità si sposta ora su chi lo ha visto per ultimo. La magistratura – come riporta l’Ansa – starebbe infatti valutando l’ipotesi di abbandono di minore nei confronti dell’uomo che aveva fornito indicazioni sul bambino.
Il racconto del testimone e i dubbi iniziali
L’uomo si era presentato spontaneamente alle forze dell’ordine durante le ricerche, raccontando di aver visto Allen nel proprio terreno e di averlo accompagnato fino a un bivio, forse aiutandolo ad attraversare la strada, dopo averlo sentito chiamare “papà, papà”. Tuttavia, le sue dichiarazioni iniziali erano apparse contraddittorie, al punto da far scattare una perquisizione della sua abitazione e il sequestro dell’auto.
Quello che gli si potrebbe contestare è non aver avvisato immediatamente le autorità quando si è trovato di fronte a un bambino solo, in evidente stato di smarrimento. Una mancata segnalazione che, secondo gli inquirenti, potrebbe configurare una responsabilità penale.
Posizione ancora al vaglio
Nonostante l’ipotesi di reato, al momento la posizione dell’uomo non rappresenta una priorità investigativa. Il suo contributo si è rivelato infatti determinante per il lieto fine del caso, portando i soccorritori a concentrare le ricerche proprio nella zona dove è stato trovato Allen.
Secondo fonti giudiziarie, l’autorità competente attende ora la relazione completa degli investigatori prima di assumere eventuali provvedimenti o formulare capi di imputazione.