martedì, Giugno 24

Andrea Sempio, il mistero inquietante: tutte le telefonate sparite

Tra gli elementi al centro dell’attenzione vi sono sei telefonate effettuate da Sempio nella mattinata del delitto, che non risultano nei verbali originali delle indagini.

Le sei telefonate mancanti dai verbali

Uno degli aspetti più inquietanti emersi riguarda sei contatti telefonici tra Andrea Sempio e due suoi amici, avvenuti tra le 9:58 e le 12:18 del 13 agosto 2007. Queste comunicazioni, che potrebbero fornire indicazioni cruciali sulla posizione e le attività di Sempio in quelle ore, non sono state registrate nei verbali delle indagini iniziali. La Procura ha deciso di approfondire la questione, sequestrando anche i vecchi telefoni, per comprendere le ragioni di questa omissione e valutare l’eventuale rilevanza di tali contatti nel contesto dell’omicidio.

L’orario del delitto e le implicazioni per l’indagine

La condanna definitiva di Alberto Stasi per l’omicidio di Chiara Poggi si basa su una finestra temporale compresa tra le 9:12, orario in cui Chiara disattivò l’allarme di casa, e le 9:36, momento in cui Stasi iniziò a utilizzare il suo computer. Tuttavia, se si considera la possibilità di un altro autore del delitto, l’arco temporale potrebbe essere più ampio, estendendosi dalle 7:00 alle 14:00. In questo contesto, le telefonate effettuate da Sempio tra le 9:58 e le 12:18 assumono particolare rilevanza, poiché potrebbero collocarlo in un luogo diverso dalla scena del crimine o, al contrario, sollevare ulteriori dubbi sulla sua posizione e sulle sue attività in quelle ore.

La borsa di Chiara e lo scontrino della pizza

Un altro elemento che ha attirato l’attenzione degli investigatori è la borsa utilizzata da Chiara nei giorni precedenti all’omicidio. In una fotografia scattata durante i sopralluoghi, si nota chiaramente che la ragazza stava usando quella borsa, da cui spunta uno scontrino della pizza mangiata con Stasi la sera prima del delitto. Nonostante la potenziale importanza di questo oggetto come prova, sembra che la borsa non sia stata né sequestrata né controllata adeguatamente. Una delle ipotesi è che sia stata restituita ai familiari di Chiara e successivamente rubata dalla casa in cui la famiglia si trasferì temporaneamente dopo l’omicidio. Tuttavia, non risultano denunce di furto né verbali di dissequestro relativi a questo oggetto.

Le telefonate precedenti al delitto

Le indagini hanno anche evidenziato tre chiamate effettuate da Sempio al numero fisso di casa Poggi nei giorni precedenti al delitto, precisamente il 4, 7 e 8 agosto 2007. Queste chiamate, di durata molto breve (rispettivamente 10, 2 e 21 secondi), sono state considerate sospette, soprattutto perché Sempio avrebbe saputo che Marco, il fratello di Chiara, era in vacanza in Trentino. L’ipotesi è che Sempio cercasse di contattare Chiara o che queste chiamate avessero un altro scopo, ancora da chiarire.

Le intercettazioni e l’alibi di Sempio

Nel corso delle indagini, sono emerse intercettazioni ambientali in cui Sempio discute con il padre riguardo allo scontrino di un parcheggio a Vigevano, datato 13 agosto 2007 alle 10:18, che avrebbe dovuto confermare il suo alibi. In una di queste conversazioni, Sempio ammette una discrepanza nella versione fornita agli inquirenti, affermando: “Ne abbiamo cannata una”. Questo elemento ha sollevato ulteriori dubbi sulla credibilità dell’alibi presentato da Sempio.

Le nuove indagini e le implicazioni future

La riapertura del caso e l’attenzione rivolta a Andrea Sempio indicano la volontà della Procura di Pavia di approfondire tutti gli aspetti rimasti oscuri nell’omicidio di Chiara Poggi. Le nuove indagini si concentrano sull’analisi delle tracce di DNA, delle impronte digitali e delle comunicazioni telefoniche, con l’obiettivo di fare chiarezza su una vicenda che, a distanza di anni, continua a presentare numerosi interrogativi.

Continua a leggere per scoprire maggiori dettagli.