sabato, Dicembre 6

Elly Schlein assente ad Atreju: polemiche e reazioni dopo il mancato confronto

L’assenza di Elly Schlein all’inaugurazione di Atreju, la storica kermesse della destra italiana organizzata da Fratelli d’Italia, ha generato un’ondata di commenti, ironie e critiche. Il tutto è stato riassunto con una formula che ha preso piede fin dalle prime ore: “Elly, chi l’ha vista?”, un riferimento scherzoso al linguaggio delle trasmissioni dedicate alle persone scomparse.

La provocazione ironica: “Chi l’ha vista?”

A rilanciare l’ironia sono stati Grazia Di Maggio e Etel Sigismondi, deputata e senatore di Fratelli d’Italia, durante la trasmissione “L’Italia chiamò”, la radio ufficiale dei gruppi parlamentari del partito. Un modo leggero e satirico per commentare la mancata accettazione dell’invito da parte della segretaria del Partito Democratico, che anche in questa edizione ha scelto di non partecipare.

Una scelta che, secondo gli esponenti della destra, si presta a letture politiche poco favorevoli per Schlein: l’immagine di una leader che — al contrario degli altri esponenti dell’opposizione — preferisce non essere presente in un contesto pubblico e aperto al confronto.

Gli equilibri politici interni e il paragone con il passato

La critica alla leader dem è stata rafforzata anche dal parallelismo con una celebre battuta di Nanni Moretti in Ecce Bombo: «Mi si nota più se vengo o se non vengo?». Una citazione usata per suggerire che l’assenza, voluta o meno, rischia di fare più rumore della presenza.

A rendere la dinamica ancora più rilevante è il fatto che, quest’anno, a Atreju parteciperanno tutti i leader dell’opposizione. L’unica grande assente sarà proprio Schlein, facendo emergere un contrasto evidente nella gestione del rapporto con la manifestazione.

Gualtieri presente ad Atreju: “È doveroso essere qui”

A complicare ulteriormente la percezione pubblica, c’è la presenza del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, figura di primo piano del Partito Democratico. Intervenendo all’evento, Gualtieri ha mantenuto un tono istituzionale ma non ha evitato di esprimere il suo punto di vista sulla scelta della segretaria dem.

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