giovedì, Novembre 21

Calcio italiano in lutto, addio a una vera leggenda

Calcio italiano in lutto, addio a una vera leggenda

Il mondo del calcio italiano è in lutto per la perdita di una figura storica: Cesare Poli, ex calciatore del Cagliari e uno dei protagonisti principali della conquista dello scudetto nel 1970, è scomparso all’età di 79 anni.

Nato il 26 settembre 1944 a Breganze, in provincia di Vicenza, Poli ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei tifosi sardi, pur non essendo stato sempre un titolare indiscusso. La sua presenza nella storica stagione che portò il Cagliari al suo primo e unico titolo di Serie A fu cruciale. Con 11 presenze in campionato, Poli riuscì a dare il suo contributo alla straordinaria cavalcata della squadra rossoblù.

L’inizio di una carriera promettenti

Cesare Poli iniziò la sua carriera calcistica nel Lanerossi Vicenza, dove fin da subito si distinse per le sue doti di versatilità e determinazione. Questi tratti caratteriali lo resero una figura di spicco nelle giovanili del club veneto, attirando l’attenzione di club più prestigiosi. Non passò molto tempo prima che grandi squadre come l’Inter si interessassero a lui. Dopo aver acquisito una preziosa esperienza con il club milanese, Poli decise di accettare una nuova sfida trasferendosi in Sardegna, destinato a diventare un tassello importante nella storia del Cagliari.

Il contributo decisivo al Cagliari e lo storico scudetto

La sua esperienza al Cagliari fu senza dubbio il momento più alto della sua carriera calcistica. Nel 1969, Cesare Poli si trasferì al Cagliari come parte di un’importante operazione di mercato che coinvolse anche Roberto Boninsegna, il quale fece il percorso inverso verso l’Inter. Oltre a Poli, il Cagliari acquisì anche Gori e Domenghini, altri due giocatori fondamentali per la conquista dello scudetto. La stagione 1969-70 vide la squadra sarda trionfare in Serie A per la prima volta nella sua storia, e Poli, pur non essendo sempre un titolare fisso, giocò un ruolo fondamentale. Con la sua capacità di adattarsi a diverse posizioni in campo, Poli era una risorsa preziosa per l’allenatore Manlio Scopigno.

Il ritorno al Vicenza e l’amore eterno per il Cagliari

Dopo aver conquistato il titolo con il Cagliari, Poli trascorse due stagioni al Vicenza tra il 1971 e il 1973. Tuttavia, il richiamo della Sardegna e del Cagliari era troppo forte. Così, nel 1973, decise di tornare a vestire la maglia rossoblù, dimostrando un attaccamento sincero e profondo a quel club che gli aveva regalato le gioie più grandi della sua carriera. Restò al Cagliari fino alla fine della sua avventura calcistica nel 1975, a soli 30 anni, collezionando complessivamente 99 presenze con la squadra. Questo ritorno sottolinea non solo la fedeltà di Poli, ma anche l’importanza che il Cagliari e la Sardegna hanno avuto nella sua vita professionale e personale.

Il ritiro dal calcio e la vita dopo il pallone

Dopo il suo ritiro dal calcio giocato, Cesare Poli scelse di rimanere in Sardegna, una decisione condivisa da molti dei suoi ex compagni di squadra, tra cui leggende come Gigi Riva e Mario Brugnera. Tuttavia, a differenza di molti ex calciatori, Poli decise di non tornare sui campi nemmeno a livello amatoriale, preferendo dedicarsi ad altre attività sportive, in particolare all’atletica. La sua versatilità sul campo da gioco, che gli permetteva di coprire più ruoli, dal mediano al terzino, fu uno dei motivi per cui era così apprezzato dagli allenatori del Cagliari. Le sue prestazioni erano sempre caratterizzate da grinta, impegno e una straordinaria capacità di corsa.

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