Dal punto di vista giuridico, inoltre, la diffusione di messaggi o chat non configura automaticamente il reato contestato, che richiede la presenza di immagini o video esplicitamente sessuali.
Le testimonianze che alimentano la polemica
Il caso ha iniziato a coinvolgere anche altri nomi del mondo televisivo. Alcuni personaggi hanno raccontato scambi di messaggi ambigui e dinamiche poco chiare, parlando di conversazioni interrotte improvvisamente e di meccanismi interni all’ambiente televisivo.
Secondo queste testimonianze, quanto sta emergendo ora sarebbe solo una parte di un sistema più ampio, fatto di relazioni informali e zone grigie che raramente arrivano alla luce pubblica.
Il silenzio di Signorini e la linea della difesa
Alfonso Signorini, per il momento, ha scelto il silenzio. Nessuna dichiarazione diretta, nessuna replica pubblica alle accuse. La difesa è stata affidata interamente ai legali, con la dichiarazione di piena fiducia nell’operato della magistratura.
La strategia appare chiara: evitare lo scontro mediatico diretto e lasciare che siano gli atti giudiziari a parlare. Una scelta che mira a contenere il danno d’immagine in una vicenda già estremamente esposta.
Un punto di non ritorno
L’uscita annunciata della nuova puntata rappresenta un possibile punto di non ritorno. Se il materiale promesso dovesse risultare realmente inedito e documentato, le conseguenze potrebbero essere pesanti, non solo sul piano legale ma anche su quello professionale.
Le prossime ore e l’interrogatorio previsto in Procura segneranno il secondo atto di una storia che sembra destinata a occupare a lungo le cronache del gossip e della giustizia.
Nel frattempo, lo scontro resta aperto. E nessuno, al momento, può dire come finirà.
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