mercoledì, Aprile 16

“Era l’amico con cui volevo invecchiare»: l’addio straziante di Amendola a Fassari

Claudio Amendola ai funerali di Antonello Fassari: un addio carico di emozione e ricordi profondi

Roma, 8 aprile 2025 – Un momento toccante e carico di emozione quello che si è vissuto davanti alla Chiesa degli Artisti a Roma, dove si sono svolti i funerali di Antonello Fassari, amatissimo attore romano scomparso sabato scorso. A rendergli omaggio, tra tanti colleghi e amici, c’era anche Claudio Amendola, visibilmente provato, che ha voluto ricordare il compagno di set e soprattutto l’amico fraterno con parole cariche di affetto e dolore: “Era l’amico con cui avrei voluto invecchiare”.

Un legame profondo oltre il lavoro

Il legame tra Claudio Amendola e Antonello Fassari non era soltanto professionale. I due hanno condiviso anni di collaborazione sul set, in particolare nella celebre serie “I Cesaroni”, ma ciò che li univa era qualcosa di ben più profondo. Parlando con i giornalisti presenti davanti alla chiesa, Amendola ha spiegato con voce spezzata dall’emozione: “Non ero preparato, mi stavo preparando ma non ero pronto ancora”.

Le sue parole riflettono la difficoltà di affrontare un lutto così improvviso, che colpisce non solo per l’affetto verso una persona cara, ma anche per il carico di ricordi, esperienze vissute e sogni condivisi.

Il destino beffardo: la coincidenza con il ritorno de “I Cesaroni”
Una delle coincidenze più toccanti e dolorose sottolineate da Claudio Amendola è quella legata al ritorno sul set de “I Cesaroni”, la serie televisiva che per anni ha unito i due attori nel cuore del pubblico italiano. Proprio in questi giorni erano cominciate le prime fasi della produzione della settima stagione, che avrebbe visto nuovamente Antonello Fassari nei panni di Cesare Cesaroni, personaggio amatissimo dai fan.

Amendola ha raccontato: “Ironia della sorte, o forse una maledizione… stiamo girando I Cesaroni, e questa concomitanza è veramente terribile. Ma so che Antonello ci avrebbe riso su, lo avrebbe trovato assurdo e, in un certo senso, divertente. Sto solo aspettando che quel sorriso torni anche a me, perché so che lui, da qualche parte, sta ridendo proprio adesso”.

L’addio a un fratello, non solo a un collega

Nel parlare di Antonello Fassari, Claudio Amendola non usa mai termini distaccati o formali. Non lo definisce semplicemente un collega o un attore di talento. Lo chiama “fratello”, ed è evidente che il loro legame andava ben oltre il set.

“È stato mio fratello per tanti anni”, ha detto Amendola. “E anche in questi ultimi dieci anni, in cui non siamo stati fratelli sul set, il nostro rapporto è rimasto tale. Avevamo una confidenza che andava al di là dell’amicizia. Non era solo una persona con cui lavorare: era qualcuno con cui potevi confidarti, ridere, piangere, parlare per ore. Era uno di quelli che capivi senza parlare”.

Un vuoto difficile da colmare

La morte di Antonello Fassari lascia un vuoto enorme nel cuore dei suoi amici e fan. Amendola, tra i più colpiti da questa perdita, ha definito la scomparsa dell’attore come “una bella botta”. Le sue parole semplici ma sincere raccontano la fatica nel realizzare quanto accaduto: “Era un uomo straordinario. Un’anima generosa, ironica, intelligente. Sinceramente, era l’amico con cui avrei voluto invecchiare”.

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