Il crollo e le gru coinvolte
Nel momento del crollo, due grandi gru erano posizionate sul ponte e stavano partecipando attivamente alla demolizione della struttura. Purtroppo, il cedimento ha coinvolto anche questi mezzi pesanti, che sono precipitati insieme al ponte sulla carreggiata sottostante. Il video dei lavori, registrato durante la notte, mostra il momento esatto in cui le gru cadono insieme al cavalcavia, scivolando verso il basso subito dopo la rottura dell’impalcato.
Fortunatamente, nonostante la gravità dell’incidente, non ci sono state vittime o feriti gravi. Gli operai che si trovavano all’interno delle cabine delle gru sono stati miracolosamente risparmiati da conseguenze tragiche. Secondo le prime informazioni, i lavoratori sono riusciti a mettersi in salvo prima che i macchinari si schiantassero al suolo, evitando così un disastro umano. Questo fatto ha sollevato un sospiro di sollievo, dato che in altre circostanze simili incidenti hanno spesso causato vittime tra gli operai o gli automobilisti di passaggio.
Le cause del crollo e le indagini in corso
Attualmente, le autorità competenti stanno conducendo indagini per determinare le cause esatte del crollo del ponte. Uno degli aspetti principali su cui si stanno concentrando le indagini è un possibile errore nella gestione del peso durante la fase di demolizione. Si sospetta che il carico delle gru e il peso delle sezioni di ponte in fase di smantellamento abbiano superato i limiti di tolleranza della struttura, portandola a collassare.
L’Anas, insieme ad esperti del settore e tecnici specializzati, sta eseguendo una serie di rilievi per capire se ci siano stati errori di calcolo nel progetto di demolizione o se si sia verificato un difetto strutturale non previsto. Queste indagini sono cruciali non solo per determinare le responsabilità dell’accaduto, ma anche per prevenire futuri incidenti analoghi durante altri lavori di demolizione e manutenzione stradale in Italia.
Impatto sulla viabilità e ripristino del traffico
Il crollo del ponte ha avuto un impatto significativo sulla viabilità della zona, creando gravi disagi al traffico locale e autostradale. Il tratto dell’autostrada A1 tra lo svincolo di Torrenova e il Grande Raccordo Anulare è stato completamente chiuso al traffico immediatamente dopo l’incidente. Questa chiusura ha provocato lunghe code e rallentamenti, con gli automobilisti costretti a utilizzare percorsi alternativi per aggirare il tratto bloccato.
Gli operai e i tecnici di Anas si sono immediatamente messi all’opera per rimuovere i detriti e le macerie accumulate sulla carreggiata, al fine di ripristinare il prima possibile la circolazione. Tuttavia, le operazioni di sgombero si sono rivelate più complesse del previsto, poiché la quantità di rottami e le dimensioni delle gru coinvolte hanno richiesto l’impiego di mezzi specializzati. La rimozione delle parti crollate ha causato ulteriori ritardi nel ripristino del traffico, prolungando i disagi per gli automobilisti.
Secondo quanto riportato, l’obiettivo era di riaprire il tratto autostradale entro la tarda mattinata di domenica 22 settembre, ma è possibile che i lavori di ripristino richiedano più tempo del previsto. La sicurezza degli automobilisti rimane la priorità assoluta per Anas, che sta facendo tutto il possibile per garantire che la carreggiata sia completamente sgombra e sicura prima di consentire la ripresa del traffico.