D’Alema sul conflitto Israele-Iran: “Se Teheran avesse l’atomica, nessuna guerra”
Massimo D’Alema è intervenuto nella trasmissione Otto e mezzo su La7, commentando in maniera netta e critica la crisi in Medio Oriente. Secondo l’ex premier, l’unico modo per prevenire guerre come quella in corso tra Israele e Iran sarebbe una vera deterrenza nucleare. “Se l’Iran avesse la bomba nucleare non ci sarebbe la guerra”, ha detto, paragonando la situazione a quella della Corea del Nord, che nessuno attacca proprio per il rischio atomico.
Una dichiarazione che spiazza e apre il dibattito su quanto la corsa all’armamento nucleare possa diventare – paradossalmente – una strategia di difesa per molti Paesi.
“Trump ha sabotato l’accordo, Israele blocca il negoziato”
D’Alema non ha risparmiato critiche nemmeno all’ex presidente USA: “Un accordo con l’Iran era stato raggiunto, e ha funzionato. È stato Trump a sabotarlo”. Secondo l’ex premier, questa è una delle colpe storiche dell’amministrazione americana che ha compromesso anni di diplomazia.
Poi l’affondo su Israele: “L’attacco voluto da Netanyahu è stato fatto anche per fermare il dialogo tra Stati Uniti e Iran”. Un’accusa pesante, che evidenzia le pressioni internazionali volte a impedire ogni apertura negoziale, a discapito della pace globale.
“Non si fa la guerra ai non democratici. L’Europa è debole”
Per D’Alema, l’idea di esportare la democrazia con la forza è “irrealistica”. Ha citato l’Afghanistan come esempio emblematico di fallimento delle guerre “per la democrazia”, dove le bombe non hanno fatto altro che rafforzare le frange più radicali.
Ha poi criticato la debolezza dell’Unione Europea, colpevole di non avere una vera politica estera autonoma: