domenica, Dicembre 7

Famiglia nel bosco, quanto costa davvero al Comune: è polemica per l’alloggio protetto

La vicenda della famiglia nel bosco continua a generare grande attenzione pubblica e istituzionale. A emergere in queste ore è il costo sostenuto dal Comune di Palmoli per ospitare Catherine e i suoi tre figli in una struttura protetta a Vasto: una spesa che ha già raggiunto i 5.040 euro in poco più di due settimane.

Quanto costa il collocamento dei bambini

Per ciascun componente della famiglia il costo giornaliero è di 70 euro – una cifra considerata il minimo previsto dalla normativa, che può arrivare fino al doppio. Per quattro persone si arriva così a una spesa di 280 euro al giorno.

Dal 20 novembre a oggi, il totale coperto dal Comune supera i cinquemila euro, in attesa che il tribunale si pronunci sulla possibilità di un ricongiungimento familiare.

Nathan dorme gratis grazie al B&B

Famiglia nel bosco, quanto costa davvero al Comune: è polemica per l’alloggio protetto

Per Nathan, invece, non c’è al momento alcun costo a carico della collettività. Dopo settimane trascorse tra il bosco, un rudere da ristrutturare e l’ospitalità di amici neo-rurali, l’uomo ha passato la sua prima notte in una casa vera, grazie all’alloggio messo temporaneamente a disposizione dal B&B “La casetta di nonna Gemma”.

L’ex chef ora può contare su acqua corrente e bagno, un ritorno alla normalità che fino a pochi giorni fa aveva rifiutato.

Due soluzioni abitative temporanee

Nell’attesa delle decisioni dei giudici, la famiglia può contare su due alternative messe a disposizione dalle istituzioni e da privati:

  • il B&B in comodato gratuito per tre mesi, offerto dall’imprenditore Armando Carusi
  • un alloggio green appena ristrutturato dal Comune e situato vicino al campo sportivo

Il sindaco Giuseppe Masciulli ha chiarito che la struttura sarà a disposizione fino al completamento dei lavori di ristrutturazione della casa nel bosco, lavori che richiederanno tempi lunghi e ulteriori autorizzazioni. Intanto emerge che il progetto originario, redatto dall’ingegnere Mirko Di Muzio, sarebbe stato accantonato in favore di un nuovo piano affidato a uno studio tecnico esterno.

Un possibile ritorno in Australia?

Resta aperta anche l’ipotesi di un rientro in Australia da parte di Catherine e dei tre bambini. Il tribunale dell’Aquila scioglierà la riserva nei prossimi giorni; in caso contrario, il ricorso in Appello è fissato per il 16 dicembre.

Animali spaesati e tensione emotiva

Nathan percorre ogni giorno circa 16 chilometri per tornare nella casa nel bosco e occuparsi degli animali: l’asino, il cavallo bianco e i due cagnolini. Tutti appaiono più silenziosi e disorientati, come spiegano gli esperti: gli animali percepiscono subito l’assenza dei bambini con cui avevano instaurato legami affettivi.

Una testimonianza del clima emotivo che avvolge l’intera vicenda.

Supporto educativo e attenzione internazionale

Il Comune ha predisposto un supporto educativo personalizzato con lezioni individuali per i minori, in affiancamento all’apprendimento parentale. Una misura che verrà mantenuta indipendentemente dalle decisioni finali del tribunale.

Martedì è prevista anche la visita del console australiano in Italia alla struttura protetta di Vasto, segno dell’attenzione internazionale ormai puntata sul destino della famiglia.

Una storia complessa, dove si intrecciano aspetti emotivi, giudiziari, tecnici e diplomatici, mentre una comunità intera attende una decisione definitiva sul futuro di tre bambini e dei loro genitori.

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