martedì, Novembre 25

Famiglia nel bosco, il piano della fitodepurazione: così il padre vuole riavere i figli

Il caso della famiglia che vive nel bosco continua a catalizzare l’attenzione nazionale. Il possibile rientro dei tre bambini dipenderà da una serie di condizioni che il Tribunale per i Minori e i servizi sociali valuteranno nei prossimi mesi. Al centro di tutto c’è la ristrutturazione della casa in pietra, considerata oggi l’elemento più concreto per arrivare al ricongiungimento familiare.

La casa nel bosco: cosa manca secondo i servizi sociali

L’abitazione, immersa nella zona rurale della provincia di Chieti, è stata giudicata non idonea perché priva di acqua corrente, elettricità e servizi igienici adeguati. Elementi che, secondo i giudici, non garantirebbero gli standard minimi per la sicurezza e il benessere dei minori.

L’avvocato della famiglia, Giovanni Angelucci, respinge però la definizione di “rudere” data all’immobile: «Non è un rudere, ma una casa colonica regolarmente acquistata nel 2021. I carabinieri non sono competenti a definirla tale e hanno sbagliato», ha detto a Fanpage.

Il piano: un impianto di fitodepurazione per rendere la casa idonea

Il progetto più avanzato riguarda proprio la realizzazione di un impianto di fitodepurazione, un sistema naturale che permette di depurare le acque reflue attraverso piante e microrganismi.

Il meccanismo prevede bacini impermeabilizzati riempiti di ghiaia, dove le radici delle piante depurano l’acqua in modo biologico. Una soluzione sostenibile e compatibile con il contesto boschivo in cui si trova l’abitazione.

La fitodepurazione sarebbe utilizzata soprattutto per la gestione del bagno, considerato uno dei punti più critici dagli assistenti sociali.

Gli altri interventi richiesti: pozzo, elettricità, sicurezza

Oltre al sistema di fitodepurazione, il percorso di ristrutturazione potrebbe includere:

  • Installazione di un impianto idrico funzionante
  • Realizzazione di un pozzo certificato o collegamento alla rete comunale
  • Allaccio alla rete elettrica
  • Rifacimento del bagno e degli ambienti interni
  • Certificazioni degli impianti, collaudi e conformità strutturale

Documenti e certificazioni saranno fondamentali: senza questi passaggi, l’immobile non potrà essere considerato idoneo per il rientro dei minori.

Quando arriverà il progetto completo?

Secondo quanto riferito dall’avvocato Angelucci, il progetto di ristrutturazione non è stato ancora depositato, ma verrà presentato nei prossimi giorni insieme a tutti gli interventi necessari. Sarà uno dei pilastri che il Tribunale valuterà per decidere sul ricongiungimento familiare.

Continua a leggere per scoprire maggiori dettagli.

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