Bonelli ha criticato la premier per l’enfasi con cui ha raccontato di essere considerata un interlocutore stabile nei vertici internazionali: “Non ha detto però – ha proseguito – cosa dirà al Consiglio europeo sul costo dell’energia. Quali sono le proposte del governo? Continuare con una politica del gas? Il suo discorso sembra scritto dall’Eni”.
Conte: “Meloni, lei con l’economia ci litiga proprio”
L’intervento di Giuseppe Conte ha riacceso i toni. Il leader del Movimento 5 Stelle ha accusato la premier di non comprendere la dinamica economica del Paese: “Meloni, lei con l’economia ci litiga. Si è fatta spiegare male come le banche accumulano mega utili. Glielo spiego io: sono i tassi di interesse e i mutui. Doveva prelevare da lì e aiutare gli italiani in difficoltà”.
Conte ha definito la manovra finanziaria “una manovra delle briciole e dei tagli, completamente insoddisfacente e addirittura ridicola”. Poi, il colpo di teatro: ha mostrato in Aula un libretto dal titolo “Governo Meloni, tre anni di tasse” e lo ha teso verso la premier: “Le abbiamo confezionato il libro dei record: quello delle tasse”.
“Complice di un governo genocida”
Il leader pentastellato ha attaccato anche sul piano internazionale: “Ci risparmi le sue ignobili lezioni. Lei è complice nel silenzio di un governo genocida. La nostra non è propaganda, ma senso di umanità. Riconosca subito lo Stato di Palestina”.
Un passaggio accolto da applausi dai banchi dell’opposizione e da mormorii nel centrodestra, mentre la premier restava impassibile al banco del governo.
Schlein chiude lo scontro: “Fatevi aiutare”
Nel suo intervento conclusivo, Schlein ha rilanciato le critiche al governo sul tema dell’immigrazione e del progetto dei centri in Albania: “Nelle cancellerie europee la prendono in giro per il suo ‘funzioneranno’. Quei centri sono prigioni illegali e disumane. Soldi buttati via”.
Infine, la frase che ha infiammato l’Aula: “Fatevi aiutare, perché è chiaro che non avete una visione per portare avanti questo Paese”. Le parole della segretaria dem hanno scatenato applausi tra i banchi dell’opposizione e sguardi gelidi dai ministri seduti accanto alla premier.
Un’Aula spaccata e un clima sempre più teso
Tra Meloni, Schlein e Conte, la tensione politica raggiunge nuovi livelli. Il caso Ranucci e il tema dei rapporti internazionali diventano il nuovo terreno di scontro. Con il Consiglio europeo alle porte, la Camera si conferma un campo di battaglia, dove le parole pesano come colpi.


















