martedì, Ottobre 7

Flotilla, tornati in Italia i 4 parlamentari: “Siamo provati, cosa ci è successo”

Flotilla, i parlamentari rientrano a Roma

È atterrato oggi a Fiumicino il volo proveniente da Tel Aviv che ha riportato in Italia i quattro parlamentari italiani fermati a bordo delle navi della Global Sumud Flotilla, intercettata dalla marina israeliana al largo di Gaza. Si tratta del senatore Marco Croatti, dell’eurodeputata Annalisa Corrado, del deputato Arturo Scotto e dell’eurodeputata Benedetta Scuderi.

Ad accoglierli in aeroporto erano presenti il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, la segretaria del Pd Elly Schlein e Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato di Avs.

Scuderi: “Siamo provati, ma il pensiero va a Gaza”

All’arrivo a Fiumicino, Benedetta Scuderi ha raccontato le prime impressioni: “Sto bene, siamo un po’ provati ma il nostro pensiero continua a essere a Gaza. Anche con tutte le persone che non sono tornate. Ci sono state delle violazioni e sono successe un sacco di cose, ne parleremo sicuramente domani”.

Croatti: “Notte difficile, ora attenzione agli altri italiani”

Marco Croatti

ha sottolineato le difficoltà vissute: “Siamo preoccupati per tutti gli italiani che sono ancora nel centro di detenzione. Abbiamo passato una nottata molto complessa e difficile umanamente, ma dobbiamo mantenere alta l’attenzione per riportarli a casa”.

Il senatore ha poi spiegato: “Siamo stati insieme ai componenti della Flotilla, schedati e monitorati in un centro, poi portati con furgoni verso il carcere, fotografati e rimessi a bordo. Ci hanno fatto fare una dichiarazione che stavamo bene, perché stavamo bene, e ci hanno riportato nuovamente sui furgoni”.

Gli altri 42 italiani ancora in Israele

Restano invece in Israele altri 42 attivisti italiani che, secondo la procedura, dovranno scegliere tra espulsione volontaria o un provvedimento formale di espulsione dopo un breve iter giudiziario.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato: “Spero possano rientrare al più presto, nel giro di un paio di giorni. Siamo al lavoro per questo, anche ieri sera ho parlato con il ministro degli Esteri israeliano Sa’ar. I nostri connazionali stanno tutti bene”.

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