venerdì, Ottobre 18

Fratello e sorella muoiono nel giro di pochi mesi: polizia italiana in lutto

Fratello e sorella muoiono nel giro di pochi mesi: polizia italiana in lutto

Un dramma ha colpito una famiglia e una comunità: due fratelli, Arsiero e Lucia Fabbri, sono morti a distanza di pochi mesi l’uno dall’altra, gettando nella disperazione i genitori e lasciando un profondo vuoto in chi li conosceva.

La vicenda ha scosso Villa San Giovanni in Tuscia e l’intera provincia di Viterbo, oltre che il paese di origine della madre, Francolise. Ma cosa è successo ai due fratelli?

La morte di Arsiero: un lutto improvviso che ha sconvolto la comunità

Arsiero Fabbri, poliziotto presso il commissariato di Civitavecchia, è deceduto nella serata di venerdì 11 ottobre 2024. La tragedia si è consumata a Villa San Giovanni in Tuscia, un piccolo paese della provincia di Viterbo. Arsiero aveva 42 anni e lascia la moglie e una figlia, oltre a un’intera comunità che lo stimava.

Secondo quanto ricostruito, Arsiero aveva trascorso la serata a casa con la famiglia e, successivamente, si era recato al bar del paese per incontrare alcuni amici. La serata sembrava essere trascorsa in modo tranquillo fino a quando, intorno alle 23:30, è stato colpito da un improvviso malore mentre era seduto al tavolo del bar. Immediatamente, i presenti hanno chiamato i soccorsi e hanno cercato di aiutarlo in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Tuttavia, i tentativi di rianimazione si sono rivelati inutili e il personale sanitario non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. La salma è stata trasferita all’ospedale di Belcolle a Viterbo per gli accertamenti di rito e poi restituita alla famiglia per la celebrazione dei funerali.

La notizia della morte improvvisa di Arsiero ha lasciato la comunità di Villa San Giovanni in Tuscia sconvolta. Il Comune ha emesso una nota ufficiale esprimendo profondo cordoglio: “Il paese questa mattina si è svegliato sconvolto dalla terribile notizia della prematura scomparsa del giovane concittadino Arsiero Fabbri. Evento che lascia l’intera cittadinanza senza fiato per la sua drammaticità. Esprimiamo a nome dell’intero paese vicinanza alla famiglia del caro Arsiero”.

Una perdita dolorosa che si somma a quella della sorella Lucia, avvenuta solo sei mesi prima

Il dolore dei genitori di Arsiero è ancora più profondo poiché, solo sei mesi prima, avevano affrontato un’altra tragedia: la perdita della loro figlia Lucia Fabbri. Lucia è deceduta improvvisamente nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2024, lasciando il marito e due bambine piccole di 8 e 3 anni. La sua morte è avvenuta nella sua abitazione a Tarquinia, dove un malore improvviso l’ha colpita senza preavviso.

Anche per Lucia, il pronto intervento del personale medico non è riuscito a evitare il tragico epilogo. Nonostante il rapido trasporto in ospedale e i tentativi di salvarla, il destino è stato crudele e inesorabile. La donna, che aveva solo 38 anni, lavorava come tecnico della riabilitazione psichiatrica presso la neuropsichiatria infantile della Asl Roma 4 a Civitavecchia, una professione in cui si dedicava con grande passione.

La notizia della morte di Lucia ha lasciato un segno profondo non solo a Tarquinia, dove viveva, ma anche nella sua comunità di origine, Francolise, in provincia di Caserta. Il Comune di Francolise ha espresso pubblicamente il proprio dolore per la scomparsa prematura della giovane donna, ricordando la difficile situazione dei genitori che hanno perso entrambi i figli in così poco tempo: “Due fratelli, unici figli, Lucia e Arsiero. Madre originaria di Francolise sposata con un viterbese. Lei 38 anni, madre di due bimbe, morta in poche ore ad aprile. Lui 42 anni, padre di una bimba, morto da poche ore. In meno di un anno questi genitori hanno perso entrambi i figli. Cosa dire”.

Una famiglia devastata e una comunità in lutto

Il dolore di questa famiglia è indescrivibile: in meno di un anno, i genitori di Arsiero e Lucia hanno dovuto affrontare la perdita di entrambi i loro figli, un destino che nessun genitore dovrebbe mai dover affrontare. Arsiero e Lucia erano l’uno per l’altra non solo fratello e sorella, ma anche punto di riferimento, e la loro morte ha lasciato un grande vuoto non solo nei loro cari, ma anche nelle comunità di Villa San Giovanni in Tuscia, Tarquinia, Civitavecchia e Francolise.

Arsiero Fabbri era conosciuto come una persona disponibile e sempre pronta a offrire una mano a chi ne aveva bisogno, tanto nella sua vita privata quanto nella sua attività di poliziotto. La sua scomparsa ha colpito duramente anche i colleghi del commissariato di Civitavecchia, che hanno espresso la loro vicinanza alla famiglia con messaggi di cordoglio e affetto. La sua dedizione al lavoro e alla comunità lo aveva reso una figura amata e rispettata.

Anche Lucia era molto apprezzata nel suo ambiente professionale. Lavorando nel campo della neuropsichiatria infantile, si prendeva cura di tanti bambini e delle loro famiglie, dimostrando sempre grande professionalità e umanità. Le colleghe e i pazienti la ricordano come una persona dal cuore grande, sempre pronta a offrire un sorriso e una parola di conforto a chi ne aveva bisogno.

Un dolore che unisce due comunità

La tragedia che ha colpito i Fabbri ha avuto un forte impatto su due comunità: quella di Villa San Giovanni in Tuscia e quella di Francolise. Entrambe si sono unite nel dolore, cercando di offrire supporto e solidarietà ai genitori e ai familiari rimasti. La vicenda di Arsiero e Lucia ha toccato profondamente anche le famiglie delle forze dell’ordine, che hanno perso un collega stimato e rispettato, e quella dei pazienti e delle famiglie che avevano conosciuto Lucia nel suo lavoro.

In situazioni come questa, le parole sembrano insufficienti per descrivere il dolore e la disperazione di una famiglia distrutta. Tuttavia, le manifestazioni di affetto e di vicinanza da parte delle comunità locali dimostrano quanto siano stati importanti Arsiero e Lucia per coloro che li hanno conosciuti. Questo sostegno, seppur non in grado di alleviare la perdita, rappresenta un segno tangibile di come la solidarietà possa essere una luce in momenti di buio profondo.

Un invito alla riflessione e alla vicinanza alle famiglie colpite dal dolore

La tragica storia di Arsiero e Lucia Fabbri ci ricorda quanto la vita sia imprevedibile e fragile. È una vicenda che invita alla riflessione, al valore delle relazioni familiari e alla necessità di essere vicini a chi sta vivendo un momento di dolore. La perdita di due giovani vite in un arco di tempo così breve ci pone di fronte a domande difficili, ma ci ricorda anche l’importanza di essere presenti per coloro che soffrono.

Questa tragedia ha colpito nel profondo non solo una famiglia, ma anche le comunità che li circondavano, dimostrando come, in momenti di grande dolore, il sostegno reciproco possa fare la differenza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *