Gianfranco Fini, ex presidente della Camera dei Deputati e figura storica della destra italiana, ha fatto il suo atteso ritorno sul palco di Atreju, la festa annuale di Fratelli d’Italia.

Questo evento ha suscitato un forte senso di nostalgia tra i presenti, creando un’atmosfera carica di emozioni. Fini ha descritto il suo intervento come “un momento bello, emozionante, un ritorno a casa”, sottolineando quanto il tempo sia volato da quando ha lasciato la scena politica attiva. La sua presenza è stata accolta da un lungo e caloroso applauso, segno dell’affetto e del rispetto che molti continuano a nutrire nei suoi confronti.
Un Invito Atteso da Anni
Il ritorno di Fini ad Atreju non è stato solo un evento casuale, ma un incontro programmato che ha visto il faccia a faccia con Francesco Rutelli, ex sindaco di Roma, dopo ben 32 anni dalla storica sfida elettorale del 1993. Fini si è presentato con largo anticipo, mostrando un interesse genuino per la manifestazione, passeggiando tra gli stand e scambiando battute con altri esponenti di Fratelli d’Italia, come Giovanni Donzelli. La sua curiosità e il suo spirito di osservazione sono emersi anche quando ha interagito con il “Bullometro”, un’attrazione della festa.
Il Dialogo con Rutelli: Riflessioni sul Passato
Quando Fini è salito sul palco, l’accoglienza è stata da star: sorrisi, abbracci e applausi hanno caratterizzato il suo ingresso. Rutelli, con un tocco di ironia, ha aperto il dialogo citando una famosa serie cinematografica: “Com’è quella serie? Ritorno al futuro? Ecco, il ritorno al futuro è il suo. Io sono solo un’esca”. Questo scambio ha dato il via a una riflessione profonda sulla storia politica di entrambi, con Fini che ha ricordato il suo percorso nella corsa al Campidoglio, un momento cruciale per la destra italiana.
Un Passaggio Politico Cruciale
Fini ha evidenziato come l’entusiasmo dei militanti sia stato determinante per la sua candidatura: “Decidemmo di candidarci per dimostrare di saper governare. Forse eravamo presuntuosi, ma era caduto non solo il Muro di Berlino: era caduta la discriminazione verso la destra. Nuotavamo in mare aperto”. Questo passaggio storico ha segnato una svolta per il partito e per la destra italiana in generale.
Ricordi e Aneddoti
Durante il suo intervento, Fini ha condiviso un aneddoto significativo legato alla campagna elettorale: la partita Roma-Lazio. Ricordando quel giorno, ha raccontato di come entrambi, Rutelli e lui, fossero presenti allo stadio, rappresentando due fazioni opposte. “La Dc? Candidarono un galantuomo, il prefetto Caruso. Quando gli chiesero per chi tifasse, rispose che avrebbe tifato un tempo per una squadra e l’altro per l’altra. Perfetto da prefetto, ma disastroso per un sindaco”, ha commentato Fini, sottolineando come la DC avesse perso contatto con la realtà della città.
Autocritica e Riflessioni sul Futuro
Guardando al suo passato politico, Fini non ha esitato a fare autocritica. Ha riconosciuto che “l’errore è stato chiedere e ottenere lo scioglimento di Alleanza Nazionale. Era un movimento basato su un senso comunitario”. Questo riconoscimento della sua storia è stato un momento di grande sincerità, che ha colpito il pubblico presente.
Il Riconoscimento di Giorgia Meloni
Uno dei passaggi più attesi del suo intervento è stato il riconoscimento del lavoro di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia. Fini ha affermato: “Il merito di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia è aver ricostruito quella comunità. Se si rimane fuori dal proprio perimetro identitario si rischia di diventare apolidi”. Questo commento ha evidenziato l’importanza della coesione all’interno del partito e il valore di un’identità politica forte.
Il Sostegno a Meloni
Fini ha concluso il suo intervento con una dichiarazione che ha segnato il suo ritorno simbolico nella “famiglia politica”. “Mi riconosco nel loro progetto. L’ho votata e la voterò ancora. Non condivido tutto al 100% — siamo persone libere — ma la direzione è quella”, ha affermato, lasciando intendere un forte sostegno alla leadership di Meloni. Questo endorsement ha rappresentato un momento significativo per Fratelli d’Italia, sottolineando l’unità e la continuità all’interno del partito.
Un Momento Significativo per Atreju 2025
Il ritorno di Gianfranco Fini ad Atreju non è stato solo un evento nostalgico, ma un momento di riflessione profonda sulla storia e sul futuro della destra italiana. La sua presenza ha riacceso i ricordi di un’epoca passata, ma ha anche offerto spunti di riflessione sul presente e sul futuro del partito. La manifestazione ha rappresentato un’occasione per riunire le diverse anime della destra e per discutere le sfide che attendono il partito nei prossimi anni.
In un contesto politico in continua evoluzione, la figura di Fini continua a essere un punto di riferimento per molti. La sua esperienza e il suo percorso politico offrono una prospettiva unica sulle dinamiche interne della destra italiana. La domanda che sorge spontanea è: quali saranno i prossimi passi di Fratelli d’Italia e come si evolverà il panorama politico italiano nei prossimi anni? La risposta a queste domande potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro della politica italiana.


















