martedì, Aprile 22

“Hai una bella figlia…”. Scatta la denuncia per il video contro Meloni e Salvini

“Hai una bella…”: sotto attacco Meloni e la figlia, scatta la denuncia

Video offensivo contro Meloni e Salvini: dai toni provocatori

Durante le festività pasquali, un video di stampo fortemente provocatorio è stato pubblicato sui social network, attirando rapidamente l’attenzione dell’opinione pubblica e delle autorità.

Il filmato, girato davanti alla Questura di Macerata con un’auto della Polizia come sfondo, ha visto protagonista un giovane uomo intento a rivolgere gravi offese alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Vicepremier Matteo Salvini. Le parole pronunciate, di tono esplicitamente volgare e minaccioso, hanno scatenato indignazione generale, soprattutto per il riferimento inappropriato alla figlia minorenne della premier.

I responsabili: due giovani stranieri regolari

Le indagini hanno portato all’identificazione di due uomini, entrambi di origine camerunense. I soggetti in questione hanno rispettivamente 24 e 27 anni e sono regolarmente presenti sul territorio italiano: uno in possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo, l’altro con un permesso legato a una richiesta di asilo. Nonostante la loro posizione legale, la loro situazione potrebbe ora cambiare, in quanto sono stati formalmente denunciati per vilipendio alla nazione e alle istituzioni dello Stato.

https://vm.tiktok.com/ZNdYqeVqH/

La frase shock: “Hai una bella figlia…”

Tra i passaggi più controversi del video, una frase ha fatto particolarmente discutere: “Melò, ho saputo che hai una bella figlia…”. Il protagonista, identificato successivamente come Ibii Ngwang, ha poi aggiunto altre espressioni offensive e stereotipi legati alla sua identità razziale, dicendo: “Io sono negro, bello figo… Noi mangiamo gratis, dormiamo gratis, non paghiamo l’affitto e poi scop… le ragazze italiane.” Queste affermazioni, cariche di sessismo e razzismo al contrario, hanno sollevato una valanga di critiche.

L’identificazione grazie alla tecnologia

Nonostante il tentativo di celare la propria identità – l’uomo indossava un cappellino, il cappuccio alzato e occhiali da sole – la Digos è riuscita a identificarlo con un’accuratezza dell’80% grazie a sofisticati software di riconoscimento vocale. I tecnici informatici, in collaborazione con la Polizia Postale e la Polizia per la Sicurezza Cibernetica, hanno effettuato perquisizioni, sequestrando i telefoni cellulari e gli indumenti utilizzati per girare il video.

Conseguenze personali e sociali per Ngwang

Ibii Ngwang non è uno sconosciuto nell’ambito sportivo locale. Fino a poco tempo fa, era un calciatore tesserato con la Asd Cluentina, squadra dilettantistica che ha prontamente reagito dopo la diffusione del video. Il club ha deciso di interrompere qualsiasi rapporto con l’atleta, specificando attraverso un comunicato che il comportamento tenuto è contrario ai valori di rispetto e inclusione che da sempre ispirano l’attività sportiva della società.

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