lunedì, Ottobre 13

Frosinone, tragedia sulla Monti Lepini: dirigente della Leonardo travolto e ucciso da un’auto dei Vigili del fuoco

Drammatico incidente nella serata di sabato lungo la Strada Regionale 156 dei Monti Lepini, nei pressi dell’ex stabilimento Permaflex, a ridosso del casello autostradale. A perdere la vita è stato Mario Grasso, 60 anni, dirigente del gruppo Leonardo, travolto da un SUV dei Vigili del fuoco di Frosinone.

La dinamica ancora da chiarire

Secondo le prime ricostruzioni, il mezzo dei Vigili del fuoco – appartenente al comando provinciale di Frosinone – stava rientrando da una missione a Cassino quando ha investito l’uomo. Alla guida si trovava un pompiere in servizio. Gli investigatori della Polizia Stradale e della Polizia di Stato stanno ora verificando i momenti che hanno preceduto l’impatto per capire se Grasso stesse attraversando la carreggiata in un tratto privo di strisce pedonali o se fosse già stato colpito da un altro veicolo prima di essere sbalzato contro il SUV.

Le parole del conducente

Il pompiere alla guida ha dichiarato agli inquirenti che “il pedone è apparso improvvisamente sul cofano, non c’è stato il tempo per una manovra d’emergenza”. I rilievi effettuati sul posto sembrano confermare la violenza dell’impatto: il cofano dell’auto risulta gravemente ammaccato e il parabrezza completamente sfondato.

I soccorsi e la morte sul colpo

Nonostante l’intervento immediato dei soccorritori del 118, per Mario Grasso non c’è stato nulla da fare. Ogni tentativo di rianimazione si è rivelato inutile. La strada è rimasta chiusa per diverse ore per consentire i rilievi della polizia scientifica e la rimozione del corpo.

Il cordoglio dei Vigili del fuoco

Con una nota ufficiale, i Vigili del fuoco di Frosinone hanno espresso “profondo dolore per l’accaduto”, sottolineando come la tragedia abbia scosso l’intero corpo. “I Vigili del fuoco dedicano la propria vita alla salvaguardia delle persone – si legge nel comunicato – ed episodi come questo colpiscono duramente chi è abituato a soccorrere, non a causare dolore”.

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