domenica, Giugno 29

Italia, tutti i voli bloccati e dirottati: cosa sta succedendo

Questa misura, raramente adottata, viene utilizzata solo in situazioni di emergenza in cui non è più garantita la sicurezza del traffico aereo. Nel caso di sabato sera, la chiusura ha interessato l’intera area del Nord-Ovest italiano, bloccando di fatto uno dei nodi più trafficati del Paese.

Centinaia di voli bloccati: ritardi, cancellazioni e dirottamenti

Le prime stime parlano di oltre 320 voli coinvolti dall’interruzione. Si sono verificati ritardi consistenti, con una media che ha superato i 160 minuti, pari a circa due ore e mezza per ogni volo. Tuttavia, questi dati sono parziali e in continuo aggiornamento, poiché la situazione ha continuato a evolversi nel corso della serata.

Eurocontrol, l’organizzazione europea responsabile della sicurezza e del coordinamento del traffico aereo, ha immediatamente emesso un avviso ufficiale ai piloti in cui si segnalava il guasto radar e si invitavano gli aeroporti vicini ad accogliere i voli che avrebbero dovuto transitare sull’area colpita dal blackout.

Voli dirottati su Bologna, Venezia e Roma

Alcuni aeromobili già in volo sono stati costretti a modificare la propria rotta, atterrando in aeroporti alternativi come Bologna, Venezia o Roma Fiumicino. Questi scali, ancora operativi, hanno cercato di accogliere il traffico deviato per evitare ulteriori congestioni.

Nel frattempo, nei terminal degli aeroporti coinvolti si è registrato un crescente caos logistico. Le sale d’attesa si sono affollate rapidamente, con passeggeri in cerca di informazioni e compagnie aeree costrette a riprogrammare in fretta i collegamenti serali.

Il guasto all’E-Net: cos’è e perché è così importante

Il cuore del problema risiede nella rete E-Net, una complessa infrastruttura di comunicazione utilizzata per lo scambio di informazioni critiche tra i centri di controllo radar, gli aeroporti e gli aerei.

La rete consente ai controllori di volo di ricevere dati in tempo reale sulla posizione degli aeromobili, sulle condizioni meteorologiche e su eventuali avvisi operativi. Un’interruzione anche minima in questo sistema compromette la visibilità completa dello spazio aereo, impedendo la gestione sicura e ordinata del traffico.

Tempistiche incerte: il Notam indica le 23:00, ma il ripristino potrebbe richiedere più tempo

Al momento, l’unico riferimento ufficiale sull’evoluzione della situazione è rappresentato dal Notam (Notice to Airmen), un bollettino emesso per informare i piloti e gli operatori dell’aviazione su eventi straordinari. Il documento prevede come orario indicativo di fine emergenza le 23:00 di sabato sera.

Tuttavia, questo termine resta altamente incerto. I tecnici Enav sono al lavoro per individuare le cause precise del malfunzionamento e completare il ripristino del sistema. Tutto dipenderà dalla gravità del guasto e dalla complessità dell’intervento tecnico necessario.

Ripercussioni anche nella giornata di domenica

Gli effetti dell’interruzione non si esauriranno nella serata di sabato. È molto probabile che le conseguenze del blackout radar si protraggano anche nella giornata di domenica 29 giugno, soprattutto per i voli internazionali con scalo negli aeroporti di Milano.

Molte compagnie aeree, infatti, dovranno riorganizzare l’intera pianificazione delle rotte e delle connessioni, provocando ulteriori disagi per migliaia di passeggeri.

Priorità alla sicurezza: nessun volo parte senza radar pienamente funzionanti

In attesa di aggiornamenti ufficiali da parte di Enav e degli scali aeroportuali, la priorità assoluta resta la sicurezza dei voli. Nessun aeromobile potrà decollare o atterrare nel Nord-Ovest finché non sarà confermata la piena operatività dei sistemi radar.

Il blocco dei voli, per quanto impattante, rappresenta una scelta obbligata per garantire la sicurezza di passeggeri ed equipaggi in un contesto in cui i controllori di volo non possono avere una visione affidabile e aggiornata dello spazio aereo.

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