Matano ha voluto chiarire la sua posizione con parole nette: “Stiamo parlando di un concerto straordinario, con Elodie che ha avuto la forza di riempire uno degli stadi più importanti d’Italia. È un risultato eccezionale. Eppure, c’è chi si sofferma su un gesto che potrebbe essere semplicemente frainteso. Subito pronti a giudicare con il solito ‘e se lo avesse fatto un uomo?’. Ma davvero dobbiamo ridurre tutto a questi dettagli? Io vorrei invece sottolineare la grandezza artistica di questo incontro tra generazioni, tra la Nannini e una nuova stella come Elodie”.
Il sostegno di Fabio Canino e la voce fuori dal coro di Silvana Giacobini
A supporto della posizione di Matano è intervenuto anche Fabio Canino, che ha cercato di riportare il dibattito su toni più leggeri, sdrammatizzando con una battuta: “Secondo voi Gianna Nannini, che è una delle più grandi artiste italiane, ha bisogno di queste trovate per farsi notare? Si vede chiaramente che la sua mano va tra i capelli, il microfono, i fili… insomma, è tutto molto confuso, non si capisce nulla!”..
Di diverso avviso invece è stata Silvana Giacobini, nota giornalista ed esperta di costume, che ha scelto di concentrarsi su un aspetto più profondo della vicenda, ovvero quello del consenso. “A me, invece, sembra che si capisca eccome”, ha detto, “anche se fosse stato fatto per gioco o per creare un effetto scenico, resta il fatto che nessuno dovrebbe toccare il corpo di un’altra persona senza il suo consenso esplicito. È un principio valido per uomini e donne, indistintamente”.
Giacobini ha poi ricordato un caso giudiziario recente che ha fatto discutere, dove un docente universitario era finito in tribunale per aver toccato una studentessa. Il giudice lo aveva assolto sostenendo che il contatto non era stato “pressante”, ma secondo la giornalista questo non basta. “Il consenso va richiesto sempre, anche in contesti apparentemente innocui come un palcoscenico. È una questione di rispetto, prima ancora che di legge”.
Il dibattito tra libertà artistica e limiti del gesto fisico
Questa vicenda ha evidenziato un punto di frizione tra la libertà espressiva dell’artista e i limiti imposti dal rispetto del corpo altrui. In un’esibizione dal vivo, soprattutto in contesti dove l’adrenalina è alta e la gestualità è parte integrante dello spettacolo, è possibile che accadano contatti fortuiti. Tuttavia, la sensibilità dell’opinione pubblica è sempre più focalizzata su ciò che è appropriato e su ciò che non lo è.
Gianna Nannini (nota sinistrorsa, lesbica dichiarata e sposata con un’altra donna) si struscia e tocca le tette a Elodie (altra icona dem) durante un concerto, ma va tutto bene.
Poi però da sinistra ci fanno il pippone sul patriarcato e pretendono che i ragazzini maschi siano… pic.twitter.com/OuTY60r6GT— Simone Pillon (@SimoPillon) June 11, 2025
C’è chi sostiene che il palcoscenico sia uno spazio libero, dove la performance possa spingersi oltre i limiti del quotidiano, e chi invece ribadisce la necessità di mantenere sempre un rispetto fisico tra i performer, anche quando tra loro c’è confidenza o quando il gesto sembra parte del copione.