venerdì, Marzo 14

Lutto per Gigliola Cinquetti: addio a una grande artista

Da quel momento, Rosabianca Cinquetti si dedicò interamente alla pittura, affinando il proprio stile e diventando una delle principali esponenti dell’iperrealismo italiano.

Il legame con l’iperrealismo e la simbologia nelle sue opere

Fortemente influenzata dall’iperrealismo americano, Rosabianca sviluppò un linguaggio pittorico personale, caratterizzato da una straordinaria cura per il dettaglio e da una profonda ricerca introspettiva. I suoi dipinti, spesso di grandi dimensioni, rappresentavano un vero e proprio confronto tra artista e opera. Lei stessa descriveva il suo lavoro come un “corpo a corpo” con la tela, un processo lungo e complesso che richiedeva fatica fisica e mentale.

Uno degli elementi ricorrenti nella sua arte era l’uovo, simbolo di nascita, trasformazione e inquietudine esistenziale. Questo motivo compare in molte delle sue opere, assumendo significati differenti a seconda del contesto e dell’interpretazione dell’osservatore.

Il contributo al mondo dell’arte e dell’insegnamento

Oltre alla pittura, Rosabianca Cinquetti svolse un ruolo attivo nel panorama artistico italiano, contribuendo alla diffusione dell’arte attraverso iniziative culturali e istituzionali. Nel 1992 fu tra i soci fondatori di Atelier Aperto, un laboratorio artistico veneziano dedicato alla sperimentazione grafica internazionale. Grazie al suo impegno, questo spazio divenne un punto di riferimento per artisti emergenti e affermati.

Dal 1997 al 2012, insieme al marito Maurizio Angiari, gestì lo Spazioarte Pisanello della Fondazione Toniolo di Verona, una galleria indipendente che ospitò oltre 200 mostre, offrendo visibilità a giovani talenti e favorendo la crescita culturale del territorio.

Non solo artista, ma anche insegnante e mentore, Rosabianca Cinquetti fu membro del Corpo Accademico dell’Accademia G.B. Cignaroli e Scuola Brenzoni di Verona, dove trasmise le sue competenze a numerosi studenti, insegnando le tecniche pittoriche iperrealiste. Fu inoltre attiva nella Società Belle Arti di Verona e nell’Associazione Le Stelle di Brescia, partecipando costantemente alla scena artistica nazionale. Dal 2001 al 2013 collaborò con la Commissione Diocesana per l’Arte Sacra, portando il suo contributo anche nell’ambito della pittura religiosa.

Un’eredità artistica che continua a vivere

Con la scomparsa di Rosabianca Cinquetti, il mondo dell’arte perde una figura di grande spessore, capace di unire tecnica, concetto e introspezione in opere dal forte impatto emotivo. La sua eredità artistica rimane viva nelle sue tele, nei cicli pittorici che raccontano le sue inquietudini e nelle generazioni di artisti che ha ispirato.

L’arte di Rosabianca Cinquetti continuerà a vivere, testimoniando la sua straordinaria ricerca interiore e il suo desiderio di esplorare il significato più profondo dell’esistenza attraverso la pittura. Il suo nome resterà impresso nella storia dell’iperrealismo europeo, un faro per chiunque voglia intraprendere il difficile ma affascinante cammino dell’arte.

 

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