sabato, Aprile 19

«Sp*ra a Giorgia», vetrine rotte e vernice su banche e negozi al corteo Pro Palestina a Milano

Una giornata di tensione nel capoluogo lombardo, dove il corteo nazionale pro Palestina ha lasciato dietro di sé una scia di vandalismi, scritte minacciose e danneggiamenti in pieno centro cittadino.

Tra le immagini più forti emerse dal pomeriggio di protesta, spicca la scritta «Sp*ra a Giorgia», apparsa sulla filiale del Banco BPM in piazzale Lagosta. Un messaggio inquietante rivolto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha subito scatenato reazioni politiche e sociali di condanna.

 

Vetrine distrutte e sedi bancarie imbrattate

I manifestanti hanno preso di mira numerosi esercizi commerciali, in particolare banche e multinazionali. Oltre al Banco BPM, anche la filiale del Banco Desio in via Trau è stata colpita: bruciata una telecamera di sorveglianza e imbrattata la vetrina con la scritta «No riarmo».

Il corteo, partito da Porta Venezia, si è snodato per le vie centrali della città. Al suo passaggio, diversi negozi hanno subito atti di vandalismo. In via Pola, la filiale di UniCredit è stata oggetto di un attacco violento: la vetrata è stata infranta e sulla facciata è comparsa la frase «UniCredit complice del genocidio». Alcuni attivisti presenti hanno persino esortato i manifestanti ad allontanarsi dalla zona per il rischio che la vetrata cedesse del tutto. Ma non è finita qua.

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