Non è andata meglio alla caffetteria Starbucks, anch’essa colpita dai vandali. Anche qui la vetrina è stata infranta e le pareti esterne sono state ricoperte di scritte contro Israele e contro le aziende accusate di complicità nel conflitto in Medio Oriente.
Petardi e momenti di tensione
Durante il passaggio del corteo si sono sentiti anche diversi petardi esplosi, che hanno aumentato la tensione tra manifestanti e forze dell’ordine. Al momento non si segnalano feriti, ma il bilancio dei danni è ancora in fase di valutazione.
La manifestazione, inizialmente autorizzata come pacifica, si è rapidamente trasformata in un’occasione per attacchi mirati a strutture simboliche del potere economico e istituzionale. Al termine del corteo, le autorità locali hanno avviato indagini per identificare i responsabili dei danneggiamenti e delle scritte minacciose.
Il clima politico e sociale attorno al conflitto israelo-palestinese resta incandescente, e quanto accaduto a Milano rischia di alzare ulteriormente il livello dello scontro anche sul fronte interno.