giovedì, Settembre 19

Maria Rosaria Boccia, spuntano gli scheletri nell’armadio: 

Le nuove indiscrezioni su Maria Rosaria Boccia
Nelle ultime ore, il sito di notizie Dagospia ha pubblicato un nuovo scoop riguardante Maria Rosaria Boccia, riportando una serie di dettagli provenienti da un articolo di François de Tonquédec e Gaspare Gorresio, pubblicato su “La Verità”.

Secondo queste fonti, Boccia avrebbe nascosto alcuni segreti che risalgono a diversi anni fa. In particolare, si parla di un episodio risalente al 2018, quando la donna avrebbe ricevuto una diffida per atti persecutori da parte di un assessore di un piccolo comune della Costiera Amalfitana.

Questo assessore, che all’epoca aveva avuto una relazione con Boccia, sarebbe stato vittima di comportamenti ossessivi da parte della donna, i quali lo avrebbero portato a prendere provvedimenti legali.

Dagospia cita l’articolo de “La Verità” riportando le parole del documento ufficiale: “Nell’anno di grazia 2018 la dottoressa Maria Rosaria Boccia era già stata diffidata da un politico (un assessore di un paese della Costiera amalfitana) per atti persecutori.

Una storia che ricorda tanto quella oggi agli onori della cronaca e che ha travolto il ministro Gennaro Sangiuliano. Un documento clamoroso che sembra svelare un modus operandi, una attitudine dell’avvenente pompeiana nei confronti dell’universo maschile”. Secondo questo documento, quindi, sembra che il comportamento della Boccia in passato possa riproporsi in contesti diversi, suggerendo un pattern di atteggiamenti problematici.

Il documento e i dettagli dell’accusa

Nel documento citato da Dagospia, si legge anche la testimonianza dell’avvocato dell’assessore vittima di presunti atti persecutori. Secondo quanto riportato, la relazione tra i due sarebbe terminata a luglio 2018, ma Maria Rosaria Boccia non avrebbe accettato la fine del rapporto. A partire dal 3 agosto di quell’anno, la donna avrebbe iniziato a contattare l’assessore dichiarando di essere incinta. Queste affermazioni avrebbero gettato l’uomo in un vero e proprio stato di ansia, costringendolo a cambiare radicalmente le sue abitudini di vita. Dagospia riporta inoltre come altre persone, tra cui uomini di Scafati e Pompei, abbiano riferito di simili annunci di gravidanza da parte di Boccia, suggerendo che questo tipo di comportamento possa essere stato ripetuto in più occasioni.

Nel documento di diffida si legge: “Alla notizia della gravidanza, seppur improbabile, il mio assistito, coerentemente ai suoi valori culturali, nonostante ribadisse di non voler essere in alcun modo più impegnato in relazione sentimentale, Le faceva presente che si sarebbe comunque assunto le responsabilità del caso”. Nonostante l’uomo avesse cercato di gestire la situazione nel miglior modo possibile, chiedendo un riscontro medico sulla presunta gravidanza, Boccia avrebbe sempre negato di fornire tali prove.

Le conseguenze delle accuse

Questo nuovo dettaglio solleva ulteriori dubbi sulla figura di Maria Rosaria Boccia, alimentando il dibattito su quanto accaduto realmente tra lei e il ministro Gennaro Sangiuliano. Le accuse di atti persecutori mosse da un assessore della Costiera Amalfitana, unite a quelle più recenti legate alla vicenda Sangiuliano, contribuiscono a delineare un quadro complesso della situazione. Molti si interrogano ora su quali siano le reali motivazioni dietro le accuse di Boccia nei confronti del ministro e se queste possano essere frutto di una strategia più ampia.

Dagospia ha inoltre riportato un ulteriore estratto dall’articolo de “La Verità”, che mette in evidenza come l’avvocato dell’assessore avesse avvertito la Boccia di cessare qualsiasi comportamento persecutorio nei confronti del suo assistito. “La intimo e diffido a far cessare, se in corso, e a non assumere più alcun comportamento o atto persecutorio nei confronti del signor M.M.. In caso contrario, verrà formalizzata nei suoi confronti apposita istanza di ammonimento indirizzata al Questore della Provincia di Salerno”. Questo passaggio evidenzia come l’assessore fosse pronto a portare avanti un’azione legale concreta, qualora Boccia avesse continuato con i suoi comportamenti.

Implicazioni future

Alla luce di queste nuove rivelazioni, è possibile che la vicenda tra Maria Rosaria Boccia e Gennaro Sangiuliano subisca ulteriori sviluppi. L’opinione pubblica sembra essere sempre più divisa tra chi crede nella versione della Boccia e chi, alla luce di questi scheletri nell’armadio, inizia a dubitare della sua buona fede. La questione è resa ancora più complicata dal fatto che gli stessi protagonisti continuano a rilasciare dichiarazioni discordanti, senza fornire prove concrete a sostegno delle loro affermazioni.

Questa vicenda, che inizialmente poteva sembrare una semplice storia di gossip, si è trasformata in un caso molto più serio, con implicazioni legali e politiche di vasta portata. Mentre Alessandro Giuli ha già preso il posto di Sangiuliano come nuovo ministro della Cultura, non è escluso che il clamore mediatico attorno alla figura di Maria Rosaria Boccia possa avere ripercussioni anche sul nuovo assetto del governo. Sarà interessante vedere come si evolveranno gli eventi nelle prossime settimane e se verranno alla luce ulteriori dettagli su questo intricato caso.

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