sabato, Giugno 14

Meloni, standing ovation dei commercialisti: la premier “si imbarazza”

Alla Nuvola scatta la standing ovation

Roma, mezzogiorno alla Nuvola di Fuksas. Gli Stati generali dei commercialisti entrano nel vivo quando Giorgia Meloni esclama: «Abbiamo corretto una stortura che equiparava, ingiustamente, i collegi sindacali agli amministratori». In sala parte un applauso fragoroso, tanta è la liberazione per una categoria a lungo considerata “bersaglio facile”. La premier sorride, alza le mani e ammette: «Mi imbarazzate. Mi imbarazzo, ragazzi». Un sipario inaspettato in un contesto solitamente austero come un’assemblea di professionisti contabili.

Riforma storica?

Il cuore del discorso è la nuova disciplina sulla responsabilità dei componenti dei collegi sindacali. Finora, un automatismo perverso – come lo definisce Meloni – trascinava i controllori nelle stesse grane giudiziarie degli amministratori, con rischi patrimoniali enormi. «Ora il collegio sindacale può tornare a essere un’opportunità e non un rischio», rivendica la leader di Fratelli d’Italia. Ma davvero la riforma basterà a frenare l’esodo dei giovani commercialisti? Oppure serviranno nuovi correttivi per rendere attrattivo un ruolo cruciale nella governance aziendale?

Il patto “politica‑categorie”

«Se la politica ha l’umiltà di ascoltare, si ottengono grandi risultati», proclama la premier, scorrendo la lista dei “frutti importanti” maturati con il contributo dell’assemblea. Non è solo retorica: dal taglio del cuneo fiscale all’avvio della più ampia riforma fiscale, il governo punta a ridisegnare il rapporto tra Stato e contribuenti. L’obiettivo? Tasse più leggere e un fisco percepito come alleato, non come avversario.

Stretta sugli evasori, mano tesa agli onesti

Meloni cita le ultime statistiche anti‑evasione – «i migliori risultati di sempre» – per tacitare chi accusa l’esecutivo di blandire i furbi. «Chi vuole fare il furbo non ha spazi; chi è onesto ma in difficoltà deve poter pagare», ribadisce. Una linea dura e morbida insieme, che però dovrà fare i conti con l’applicazione pratica: basteranno i nuovi strumenti digitali e i tagli alle sanzioni per trasformare la paura del fisco in fiducia?

Il nodo generazionale dei professionisti

Tra i corridoi della Nuvola, i giovani commercialisti lo ripetono sottovoce: meno responsabilità civile equivale a più voglia di restare in Italia. Ma la concorrenza estera e il peso della burocrazia restano zavorre pesanti. Il governo promette nuove semplificazioni entro l’autunno, mentre l’Ordine prepara un monitoraggio trimestrale sugli effetti della riforma.

 

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