martedì, Dicembre 10

Meteo, anticiclone in difficoltà: la data della svolta invernale

Meteo, anticiclone in difficoltà: la data della svolta invernale

L’anomalia di temperatura alte e l’atmosfera tipica estiva che hanno caratterizzato l’inizio di novembre in Italia sembrano destinate a terminare.

 

Infatti, a breve ci attendono condizioni meteorologiche più in linea con la stagione autunnale e con i primi segnali di freddo invernale. L’anticiclone africano, che ha portato stabilità e temperatura superiori alla media fin dalla fine di ottobre, inizierà presto a indebolirsi, lasciando spazio a un graduale peggioramento. Piogge sparse e, successivamente, correnti fredde di origine nordica modificheranno radicalmente lo scenario meteo nel nostro Paese. Analizziamo nel dettaglio cosa ci riservano le previsioni per i prossimi giorni.

L’anticiclone resiste ancora qualche giorno, ma il cambiamento è in arrivo

Stando alle analisi del meteorologo Lorenzo Tedici di iLMeteo.it, la stabilità atmosferica continuerà a dominare al Centro-Nord per i prossimi giorni, con cielo sereno e temperature elevate per il periodo. La pressione atmosferica rimarrà alta soprattutto al Nord Italia, creando un effetto di calma piatta che manterrà le condizioni asciutte, pur con il ritorno di nebbie notturne e mattutine in pianura e nelle aree di bassa collina. Tuttavia, l’aria in stagnazione al suolo comporterà un aumento della concentrazione di smog, creando un ambiente poco salutare nelle grandi città del Nord, già vulnerabile all’inquinamento atmosferico

Nell’Italia meridionale, invece, si inizia a percepire una leggera instabilità. Le prime nubi arriveranno a coprire l’area della Calabria e della Sicilia ionica, portando con sé qualche debole pioggia. Al Centro-Nord, invece, una volta dissolte le nebbie mattutine, il sole continua a brillare, mantenendo le temperature ben sopra la media stagionale, con punte che potrebbero toccare i 22°C in alcune zone. Ad esempio, tra Genova e Roma si prevede che le temperature raggiungano i 20-22°C, mentre a Oristano si potrebbero addirittura toccare i 25°C, con temperature elevate anche a Napoli, Salerno e Taranto, dove si registreranno circa 23°C . Tuttavia, questo scenario stabile è destinato a subire subito un cambiamento radicale a breve termine.

Allerta maltempo in arrivo per il Sud Italia

La situazione meteorologica inizierà a cambiare con maggiore intensità al Sud, già a partire da metà settimana. Le previsioni indicano un aumento delle precipitazioni, che diventeranno più intense soprattutto sulla Sicilia, estendendosi progressivamente verso la Sardegna e lungo le coste del Tirreno meridionale. Secondo gli esperti, tra venerdì e sabato è previsto un peggioramento significativo su tutta l’area tirrenica centro-meridionale, con possibili nubifragi in mare aperto. L’aumento della temperatura superficiale del mare (circa 2°C sopra la media) favorirà l’energia necessaria per sostenere temporali intensi e persistenti, con potenziali rischi di maltempo severo.

Questo scenario particolarmente di instabilità sarà evidente in Sardegna, dove le coste orientali potrebbero essere colpite dai nubifragi provenienti dal mare. La combinazione tra alte temperature marine e aria più fresca in arrivo potrebbe scatenare episodi temporalischi di intensità significativa, che richiederanno monitoraggio e attenzione, soprattutto per la possibilità di alluvioni lampo nelle aree a rischio. Tuttavia, il vero cambiamento atmosferico non si limiterà al peggioramento del meteo al Sud ma riguarderà un’ampia parte dell’Italia, che sarà interessato da una discesa di correnti fredde a partire dalla prossima settimana.

L’arrivo del freddo: la data da segnare in calendario

Per chi attende un calo delle temperature e l’inizio di un clima più invernale, la data da tenere d’occhio è il 12 novembre, periodo che coincide tradizionalmente con l’“Estate di San Martino”, quando spesso si verificano le ultime giornate di tepore autunnale prima del freddo. Tuttavia, quest’anno potrebbe essere diverso: secondo Lorenzo Tedici di iLMeteo.it, il 12-13 novembre sarà l’inizio di una vera e propria svolta climatica. In quei giorni, è previsto l’arrivo di un nucleo di aria polare che attraverserà la nostra penisola portando un deciso calo delle temperature. Questa massa d’aria fredda raggiungerà anche le regioni centro-settentrionali, portando i termometri a livelli più in linea con la stagione invernale.

Le temperature del Mar Mediterraneo, che finora hanno registrato valori elevati, inizieranno a calare di conseguenza, riducendo il potenziale per la formazione di temporali violenti. Secondo Tedici, questa svolta verso un clima più freddo rappresenta una transizione naturale e benefica per il nostro Paese, contribuendo a stabilizzare l’atmosfera e a ridurre il rischio di fenomeni meteorologici estremi. L’arrivo delle correnti fredde avrà infatti un effetto positivo, aiutando a dissipare l’energia atmosferica accumulata e limitando così la possibilità di tempeste intense o nubifragi improvvisi.

Verso un clima più stabile e stagionale

Il passaggio a condizioni atmosferiche più fresche è anche un vantaggio per la qualità dell’aria: con l’arrivo del freddo, si interromperà la tendenza alla stagnazione dell’aria che ha favorito l’accumulo di inquinanti nelle grandi città del Nord. Questo cambiamento climatico permetterà una ventilazione migliore e una rilasciata delle nebbie persistenti, soprattutto nelle aree di pianura. Inoltre, l’abbassamento delle temperature marine e l’arrivo di masse d’aria fredda ridurranno il rischio di eventi meteo estremi, creando un ambiente più in linea con la normale variabilità autunnale.

Con l’arrivo di metà novembre, l’Italia potrebbe quindi prepararsi a vivere un clima più freddo e stabile, con un’attenzione particolare verso le regioni settentrionali e centrali, dove il passaggio a un clima quasi invernale si farà sentire con maggiore intensità. Questo cambiamento stagionale sarà gradito non solo agli amanti dell’inverno ma anche agli esperti di meteorologia, che vedono nel raffreddamento delle temperature un’occasione per un clima meno incline ai fenomeni violenti. Le regioni del Sud, tuttavia, dovranno ancora fare i conti con possibili piogge abbondanti e venti intensi, specialmente nelle aree esposte alle correnti settentrionali.

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