Nordio propone un cambio di metodo anche sulla gestione delle nuove prove: «Non si possono inserire nel fascicolo già formato, come avviene in appello. Se ci sono nuove prove, bisogna riesaminarle in contraddittorio con la difesa. Bisogna tornare daccapo».
L’attacco all’Anm: «Si esprime per slogan»
Alla posizione dell’Associazione Nazionale Magistrati, secondo cui dopo due assoluzioni basta una «motivazione rafforzata» per ribaltare il verdetto, Nordio replica secco: «L’Anm non risponde nel merito, si esprime solo per slogan. E questo è grave».
Riforma in arrivo sul codice penale e sull’appello
Il ministro ha annunciato che «la separazione delle carriere è prodromica a un codice di procedura penale di tipo accusatorio, con una revisione del sistema delle impugnazioni». E avverte: «Stiamo già studiando la riforma, ma aspettiamo l’esito del referendum».
Sicurezza e sgomberi: «Non è autoritarismo»
Commentando le polemiche sul ddl sicurezza, approvato con voto di fiducia, Nordio risponde: «Non è autoritario sgomberare un appartamento occupato illegalmente. Spesso sono pensionati a cui hanno cambiato la serratura e che sono costretti a dormire in albergo. Ripristinare la legalità è buon senso».
Stalking e rifugi sicuri: «Serve autotutela»
Infine, tornando sulla frase contestata sulle vittime di stalking, chiarisce: «Se lo stalker si avvicina e la polizia è lontana, è prudente rifugiarsi in luoghi sicuri. È già prassi, come evitare certi posti la sera. Non possiamo mettere un carabiniere a ogni vittima».
Permessi ai detenuti: «Serve organo collegiale»
In merito al caso della detenuta Emanuela De Maria, accoltellata da un detenuto in permesso, Nordio auspica che decisioni simili vengano prese «da un organo collegiale, magari in doppia lettura. Bisogna cambiare la legge».