Papa Francesco e la sua salute: aggiornamenti su ossigenoterapia, eucarestia e il decorso della malattia
Le condizioni di salute di Papa Francesco rimangono stabili, con un quadro clinico che viene attentamente monitorato dai medici. Gli ultimi episodi di insufficienza respiratoria si sono verificati due giorni fa, ma attualmente il Pontefice non presenta febbre né variazioni significative nei parametri vitali. Secondo quanto comunicato dal Vaticano, il Papa ha trascorso una notte tranquilla, risvegliandosi poco dopo le 8 del mattino.
Nel bollettino medico diffuso nella serata di mercoledì 5 marzo, la Santa Sede ha confermato che il Santo Padre non ha subito nuovi episodi di difficoltà respiratorie. Come previsto dal protocollo terapeutico, continua a sottoporsi a ossigenoterapia ad alti flussi durante il giorno, mentre nelle ore notturne viene assistito con ventilazione meccanica non invasiva.
Papa Francesco: prognosi riservata e riposo in poltrona
Il Vaticano ha reso noto che il Pontefice sta incrementando la fisioterapia respiratoria e la riabilitazione motoria attiva. Durante la giornata, ha trascorso gran parte del tempo seduto in poltrona, limitando al minimo gli sforzi fisici. Nonostante la stabilità del quadro clinico, la prognosi rimane riservata a causa della complessità della sua condizione di salute.
Questa mattina, Papa Francesco ha preso parte alla celebrazione del rito delle Ceneri, ricevendo la benedizione direttamente dal celebrante e partecipando alla comunione con l’Eucaristia. In seguito, ha ripreso alcune attività lavorative, dimostrando una volontà ferma di proseguire il suo ministero pastorale nonostante la malattia. Nel corso della giornata, ha anche avuto una conversazione telefonica con Padre Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia di Gaza, a conferma del suo impegno nei confronti delle comunità sofferenti nel mondo.
Secondo fonti vaticane, la polmonite bilaterale che ha colpito il Santo Padre segue un decorso regolare, senza complicazioni inattese. Gli specialisti sottolineano che sarà necessario ancora del tempo per valutare l’evoluzione completa della malattia, ma il fatto che non si siano verificate crisi respiratorie nelle ultime ore è considerato un segnale positivo.
L’omelia del Papa: la fragilità umana tra malattia e speranza
Nonostante l’impossibilità di presiedere personalmente i riti del Mercoledì delle Ceneri, Papa Francesco ha preparato un’omelia significativa, letta dal cardinale Angelo De Donatis. Nel suo messaggio, il Pontefice ha riflettuto sulla fragilità umana, resa evidente dalla malattia, dalla povertà e dalle sofferenze che colpiscono l’umanità senza preavviso.
“Fatti di cenere e di terra, tocchiamo con mano la fragilità nella malattia, nella povertà e nella sofferenza, che talvolta irrompono improvvisamente nelle nostre vite e in quelle delle nostre famiglie”, ha scritto Bergoglio. Il Papa ha inoltre evidenziato come la fragilità non sia solo personale, ma anche collettiva, presente nella società e nella politica contemporanea. Egli ha denunciato le “polveri sottili” che inquinano il mondo, non solo in senso ambientale ma anche morale e sociale: le divisioni ideologiche, la prevaricazione, l’esclusione del diverso, l’abuso delle risorse naturali, la violenza e la guerra. Tutti questi elementi, ha sottolineato il Papa, creano un clima di incertezza e paura per il futuro.
Nella sua omelia, Papa Francesco ha voluto anche trasmettere un messaggio di speranza. Senza speranza, ha ammonito, la fragilità umana diventa una condanna, specialmente di fronte alla morte. “Se pensiamo che la nostra vita sia solo breve e triste, se crediamo che dopo la morte il corpo diventi cenere e lo spirito svanisca nel nulla, allora siamo destinati a vivere nella desolazione”, ha scritto.
Tuttavia, il Papa ha invitato tutti a guardare alla speranza della Pasqua, che rappresenta la promessa della redenzione e della vita eterna. “L’uomo è polvere e in polvere ritornerà, ma è una polvere preziosa agli occhi di Dio, che lo ha creato per destinarlo all’immortalità”, ha concluso il Pontefice.