mercoledì, Ottobre 29

Prodi gela Schlein e Gruber: «Meloni non è un rischio per la democrazia»

Colpo di scena politico durante l’ultima puntata di Otto e mezzo su La7. Romano Prodi, ex presidente del Consiglio e storico leader del centrosinistra, ha gelato Lilli Gruber e demolito la narrazione di Elly Schlein sul presunto “rischio democratico” rappresentato dal governo Meloni. Intervenendo in diretta, Prodi ha dichiarato senza mezzi termini: «Non esiste oggi un problema di alternativa democratica in Italia».

Lo scontro con il “teorema” di Schlein

Le parole di Prodi arrivano a pochi giorni di distanza dal discorso della segretaria del PD al congresso del Psoe di Amsterdam, dove aveva tuonato: «La libertà e la democrazia sono a rischio quando l’estrema destra è al governo». Una frase che aveva già provocato la dura replica di Giorgia Meloni — «Delirio e vergogna» — ma che ora viene smentita anche da uno dei padri nobili del centrosinistra.

Ospite di Lilli Gruber, Prodi ha spiazzato tutti: «Il problema non è se la destra governa, ma se esiste una vera alternativa. La destra può perdere voti solo se dall’altra parte c’è un programma serio e una proposta concreta». Quando la conduttrice gli ha chiesto se al momento ci sia questa alternativa, la risposta è stata netta: «Per ora vedo una scarsa alternativa, e per questo la destra continua a guadagnare voti».

«Il rischio non è democratico, ma politico»

Nel dibattito si è inserita anche Lina Palmerini del Sole 24 Ore, chiedendo: «Chi avete dimenticato in questi anni? A chi avete voltato le spalle?». Prodi, con il suo consueto tono pacato ma diretto, ha risposto: «All’Italia». Poi ha aggiunto: «Il rischio per la democrazia non esiste: il problema è politico, non istituzionale. Finché non si costruisce un’alternativa di governo, la destra non ha rivali».

La Gruber insiste, Prodi chiude la discussione

Nonostante la chiarezza della sua posizione, Lilli Gruber ha provato a tornare sulla domanda: «Professore, ma non c’è o non c’è un rischio democratico con questa destra al potere?». La replica dell’ex premier è stata definitiva: «C’è un senso del potere molto forte, ma questo non vuol dire che sia a rischio la democrazia». Parole che hanno congelato lo studio e scatenato il dibattito politico nelle ore successive.

Un messaggio alla sinistra

Le dichiarazioni di Prodi sono state interpretate come un richiamo diretto al Partito Democratico, invitato a tornare su temi concreti e a riconnettersi con il Paese reale. Il professore ha messo in evidenza una verità che da anni aleggia nel centrosinistra: la distanza crescente tra il partito e gli elettori del ceto medio. «È da vent’anni che il centrosinistra non vince un’elezione vera», ha ricordato Palmerini, e Prodi ha confermato: «Serve un programma, non allarmi astratti».

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