martedì, Giugno 24

“Pochi soldati? Torna la leva obbligatoria”: ecco dove, il piano

 

“Pochi soldati? Torna la leva obbligatoria”: ecco dove, il piano

 

 

Germania, Pistorius rilancia la leva militare obbligatoria: “Numeri insufficienti, serve un esercito più forte”

In Germania si torna a parlare con forza del ritorno della leva militare obbligatoria. A rilanciare il dibattito è stato il ministro della Difesa Boris Pistorius, che ha definito “insufficienti” le attuali forze della Bundeswehr, sottolineando la necessità di rafforzare l’esercito in un contesto internazionale sempre più instabile. La proposta, che avrebbe un forte impatto politico e sociale, è inserita in un piano più ampio di rinnovamento delle capacità difensive della Germania.

La leva sospesa nel 2011: oggi si torna a discuterne

La leva militare obbligatoria in Germania è stata sospesa nel 2011, durante il governo della cancelliera Angela Merkel. Da allora, le forze armate tedesche si sono basate su un sistema volontario e professionale. Tuttavia, negli ultimi anni è emerso un problema crescente: il numero dei militari effettivi non basta a garantire un’efficace capacità di difesa.

Boris Pistorius, esponente della SPD e attuale ministro della Difesa, ha affermato con decisione che l’attuale modello non risponde più alle esigenze del presente. In un’intervista e in diverse dichiarazioni pubbliche, ha evidenziato che le sfide poste dalla Russia di Vladimir Putin rendono necessario un ripensamento delle strategie di sicurezza nazionale..

Una nuova fase per la difesa tedesca .

Il contesto geopolitico ha giocato un ruolo fondamentale nel cambiamento di approccio. L’invasione russa dell’Ucraina ha modificato radicalmente il panorama della sicurezza europea. Secondo Pistorius, non si può più escludere che in futuro l’aggressività della Russia si estenda oltre i confini ucraini. È per questo che la Germania deve prepararsi anche allo scenario peggiore.

Il ministro ha dichiarato apertamente: “Putin non si fermerà all’Ucraina. Dobbiamo essere pronti a difenderci, e la sicurezza non è gratuita.” È una frase che riassume il nuovo orientamento della politica tedesca: la pace, oggi, non può più essere data per scontata..

L’obiettivo: una Bundeswehr forte, moderna ed efficiente

Pistorius non ha nascosto la preoccupazione per le carenze numeriche e organizzative dell’attuale Bundeswehr. Ha sottolineato come, in caso di crisi, la Germania non sia in grado di mobilitare forze sufficienti per garantire una difesa efficace e credibile. Per questo motivo, propone di riprendere gradualmente un modello di reclutamento obbligatorio.

L’idea sarebbe quella di convocare ogni anno i giovani al compimento dei 18 anni, attraverso un questionario obbligatorio. In seguito, una parte di loro – selezionata in base a criteri di idoneità e motivazione – potrebbe essere avviata a un periodo di addestramento militare. Non si parla ancora di un ritorno totale al modello pre-2011, ma di una forma moderna e flessibile di leva, adattata ai tempi.

Il vincolo Nato del 2%: la Germania raggiunge l’obiettivo

La proposta del ministro si inserisce in un quadro di potenziamento generale delle forze armate tedesche. Per la prima volta dal dopoguerra, la Germania ha destinato al bilancio della Difesa oltre il 2% del proprio PIL, come richiesto dalla Nato. Nel 2024, il budget ammonterà a ben 71,8 miliardi di euro.

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